Rassegna Stampa “Voglio di Più”

 

Rassegna Stampa “Angeli”

 

Gianluca Polverari, Mucchio Selvaggio 12 Gennaio 1999

ANGELI- Voglio di più (Free Land Records)

Volano in alto gli Angeli, fulminante trio guidato dall'ex-Negazione Roberto "Tax" Farano, con questo "Voglio di più": un album intenso e rabbioso, ma anche a suo modo accattivante sotto il profilo melodico, che segna un deciso passo in avanti rispetto al già ottimo omonimo esordio dello scorso anno.
Fin dalla iniziale title track e dalla successiva "Niente per me", il gruppo torinese mette infatti in mostra una notevole abilità nell'elaborare canzoni che, a dispetto della potenza e della velocità di scuola hardcore, entrano subito in testa senza più uscirne; e di questo, oltre che la scelta ormai definitiva delle liriche in italiano ("Angeli", lo ricordiamo, era quasi tutto in inglese), si deve ringraziare una perizia compositiva di caratura superiore, dove cadenze serrate, distorsioni e canto acido e urlato sono sempre messi al servizio di strutture equilibrate e trascinanti.
Al di là delle profonde diversità stilistiche esistenti tra le due band, chi ama i Nirvana non potrà rimanere indifferente di fronte alla proposta di Tax e compagni, veri maestri nella non facile arte di dar vita a brani da un lato immediati e dall'altro intrisi di amarezza e sofferenza: brani certo non "pop" che sanno però raggiungere l'obbiettivo del coinvolgimento fisico.
Considerati i limiti promozionali delle etichette indipendenti, l'affermazione definitiva del progetto Angeli dipende adesso dalla volontà dell'ensemble di battere sistematicamente i palchi della penisola; poi, chissà, questo potrebbe anche portare ad un contratto major che sarebbe strameritato.

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Alberto Campo,Musica! di Repubblica 21 Gennaio 1999

ANGELI- Voglio di più (Free Land Records)

Ora che gli Angeli vanno di moda, eccone qui tre di un genere particolare. Punkettoni: vogliamo chiamarli così?! Due ex Negazione in ballo, con il chitarrista - e ora anche cantante- Tax in primo piano: garanzia di estremismo sonoro a denominazione di origine controllata. Più melodia in gioco, rispetto ad allora, però. Lo si era intuito già nel disco precedente, ma le indicazioni che giungono da questo nuovo sono più eloquenti ancora. La canzone che spiega tutto é Con le mie scuse: ruvido gioiellino che luccica nel mezzo. A tratti - l'episodio che apre il disco e lo intitola, per esempio - vengono in mente i Nirvana, o meglio ciò che di loro rimane nei Foo Fighters. E in Niente per me, Il mondo nuovo e Rock'n'roll c'è infine conciliazione fra impulsi hardcore brani in tutto, uno solo dei quali cantato in inglese: esattamente il contrario rispetto alla volta scorsa. Confermato invece lo staff di produzione, con Iain Burgess dietro il banco di mixaggio. Lavoro egregio il suo: benché violento e potente, il suono é infatti pregevolmente nitido e consente di apprezzare le linee melodiche scolpite dagli Angeli sul muro del suono.

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Cesare Lorenzi, Rumore Dicembre 1998

ANGELI- Voglio di più (Free Land Records)

Si potrebbe dire: il "solito" disco di punk-rock. Oppure: un ottimo disco di punk-rock. Iniziano già ad esserci delle differenze, comprenderete. Allora, per evitare equivoci fin dall'inizio, specifichiamo che nel caso degli Angeli la soluzione, tra quelle prospettate, è la seconda. Un ottimo disco, in sostanza: curato da un punto di vista strettamente compositivo quanto nelle soluzioni "melodiche", nonostante l'intensità e l'energia che, talvolta, si tramutano in rabbia cieca. Canta quasi esclusivamente in italiano, il gruppo di Tax: dai Negazione agli Angeli con la grinte di sempre. Qualcuno potrebbe insistere: il "solito" disco di punk-rock. Già, e allora? Come se gli Husker Du o i Nirvana del primo periodo fossero roba da museo. Gli Angeli decidono di mettere in scena un campionario di sentimenti e frustrazioni che fanno parte del linguaggio del miglior punk-rock, che non conosce barriere temporali, che rimane sempre valido, nonostante gli anni che passano. Importa poco, di conseguenza, delle soluzioni musicali adottate: quello che rimane è un dito medio bene in evidenza e un urlo che diventa slogan: "voglio di più". Come dargli torto del resto?

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Elio Bussolino, Rockerilla, Febbraio 1999

ANGELI- Voglio di più (Free Land Records)

Voglio di più: questo sì che è parlar chiaro! La pretesa degli Angeli del resto è legittima e più che comprensibile. In senso letterale e linguistico. Nessun dubbio che potesse presentarsi in questi termini, comunque: Tax Farano nell'hardcore c'è nato e cresciuto - e con lui anche il resto dello stormo angelico, mica s'è inventato una scorza da duro di circostanza. E poi c'è anche il fatto linguistico, per l'appunto, la decisione ormai indifferibile di mettere in un angolo l'inglese sventagliare le loro domande, crepitare le loro risposte e urlare la loro rabbia in lingua madre, così da non dare più adito a nessun equivoco nemmeno a questo riguardo. Il problema era riuscire a fare il salto senza avvitarsi troppo su se stessi, senza scomporsi in figure retoriche e poco credibili e soprattutto evitando di fare a pugni con cadenze e timbri che hanno ancora assai poco a che fare con il comune senso della canzone italiana. La soluzione sta nelle frasi brevi, secche, immediate che l'ex chitarrista dei Negazione pronuncia sulle velenose melodie di queste canzoni, parole semplici e vere, rapide annotazioni di esperienze, aspettative e paranoie registrate sempre con estrema naturalezza uguale intensità.
I suoni infine sono quelli aggressivi, protervi e veementi ai quali ci avevano familiarizzato gli Husker Du della piena maturità - influsso questo che risulta particolarmente forte nelle melodie di "Voglio di più", "Con le mie scuse", "Cazzi miei" - e che il "solito" Iain Burgess ha adattato con chirurgica precisione alle caratteristiche di un terzetto sempre più compatto e sicuro dei propri mezzi. Consapevolezze, insomma, e non ingenue velleità: ecco su che cosa poggiano le ambizioni di questi Angeli del furore.

Otto Gordini, Rock Sound, Febbraio 1999

ANGELI- Voglio di più (Free Land Records)

Prodotto e mixato da Iain Burgess a Parigi, il nuovo disco degli Angeli sta da qualche settimana monopolizzando il mio stereo, con tanto dispiacere delle relative casse. Questa volta l’ex Negazione Roberto “Tax” Farano, assieme ai suoi complici Maximino Ferrusi e Marco Conti, propone un grande lavoro nel quale riescono a convivere ritmi serrati e canzoni accattivanti che restano subito in testa. Niente di commerciale, intendiamoci, perché rabbia e potenza non mancano. Ci sono chitarre distorte sparate in faccia, belle parole urlate ma il tutto non è mai insopportabile. Facile accostarli, anche per la formazione a tre, ai Nirvana più incazzati e a certo rock-punk di stampo americano. Grandi canzoni, dalla title-track a “Breakfast in Hell”, passando per “Niente per me”, “Capirai”, “Il mondo nuovo” e “Con le mie scuse”. Un disco che non perde mai un colpo. Volgio di più? Difficile non dargli ragione.

Barnaba Ponchielli, Jam, Marzo 1999

ANGELI - Voglio di più (Free Land/Wide)

Gli Angeli sono il gruppo di Tax Farano, chitarrista del più importante gruppo hardcore italiano degli anni Ottanta: i Negazione. Dopo i Negazione Tax è passato dagli MGZ ai Fluxus, per poi dare vita agli Angeli, di cui questo Voglio di Più è il secondo disco. Tax, rabbiosamente punk, urla che vuole di più, e nel farlo si guarda indietro, senza rimpianti, sicuro di sé e di queste sue nuove canzoni, che viaggiano splendidamente tra melodia e distorsione, emozionando per la schietta sincerità delle parole e delle intenzioni. Non c'è nostalgia negli 11 pezzi di Voglio di Più, ma soltanto una gran voglia di rivalsa su un panorama musicale italiano stantio e legato sempre ai soliti nomi, che vivono di rimpianti e seghe mentali su un passato che non hanno mai vissuto. Tax il suo passato punk non lo ha mai rinnegato, anzi lo ha integrato con sfumature che possono rimandare ai Nirvana come ai Melvins. E' grunge/punk sporco, grezzo ed emozionante quello della canzone che dà il titolo al disco, come anche le aperture melodiche di Niente per me. Bellissima la melodia di Vivo, vero e proprio manifesto del "Tax-pensiero", un urlo verso un passato che non può passare così facilmente, ma che deve restare cementato nella memoria, come monito per il futuro. Già da ora uno dei più lucidi e schietti dischi italiani di quest'anno. Voto: 7/8 Perché: è un disco ricco di canzoni emozionanti e rabbiose, canzoni punk che colpiscono, che si rifanno ad un passato che non deve essere dimenticato.

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Lino Terlati, Rockit, Novembre 1998 (http://www.rockit.it/recensioni/angeli00.htm)

A distanza di 21 anni, il punk continua ad essere un anello fondamentale nella musica odierna, italiana e non, un genere che non conosce stanchezza e puo' aprirsi a nuove coordinate. Come hanno fatto gli Angeli con questo loro debutto, anche se non sono dei novellini, infatti sono tutti ex-componenti dei Negazione e degli Indigesti. La musica presentata e' molto calorosa, non ha un approccio solo fisico, ma e' anche pensata, e se questo puo' apparire non evidente in pezzi come "E' un angelo" (una delle poche in italiano), molto diretta e tuttavia normale, invece in "The outland" insieme ad un hard-core tipico, s'intrecciano vaghi accenti blues, e cosa piu' strana il finale sembra il refrain di "Watcher of the skies" dei Genesis. "Wild youth" e' abbastanza personale, molto emozionante con stacchi rocamboleschi, un pezzo d'assalto molto grunge. Abbastanza pirotecnica e' "Hallucination" in apertura eseguita a velocita' elevatissima, molto essenziale come del resto gli arrangiamenti di tutto l'album, e qui Iain Burgess produttore dell'iniziativa (produttore anche di Three Second Kiss) dovrebbe allargare un po' di piu' la scelta dei suoni. "Break it down" di nuovo robusta e' uno dei pezzi migliori dell'intero CD, accorata e con un certo fascino nella bella voce di Roberto "Tax" Farano. Ma solo piu' avanti scopriremo se gli Angeli saranno in grado di produrre un punk del futuro. Per ora il loro Cd seppur affascinante, e' ancorato nel presente.

Pennello, Jammai n.24, Luglio 1998

Dalle ceneri dei pluri-decorati (ma anche pluri-criticati...) Negazione prende forma il nuovo progetto "serafico" di Tax (ex-chitarrista fiammeggiante, tra l'altro, di MGZ e Fluxus...). Punk rock che flirta con la melodia dei fondi di bottiglia ed il noise piu' dolcemente abrasivo, imperniato quasi esclusivamente sulla lama chitarristica del prode torinista senza patente (e non tanto sulla sua voce, che puo' e deve ancora migliorare...). Sezione ritmica onesta e testi perlopiu' in inglese, ma c'e' anche un pezzo scritto in italiano (per cercare di forzare, almeno a livello teorico, quello strano mercato italiota sempre piu' "cantato-in-italiano-dipendente"...). Album d'esordio registrato nei mitici Black Box Studios di Francia e prodotto da Iain Burgess (Big Black, Cows, Mega City Four, Shellac, Sink, Les Thugs e altri milioni di gruppi fuori dalla norma...), che dovrebbe essere bissato - salvo sorprese- entro la fine dell'anno in corso...

Stone, Trust, Dicembre 1997

Italien, ein Land wie Urlaub! Einst beruhmt fur seine Hardcore-Spezialitaten, die aber mittlerweile in nicht geringer Zahl das Handtuch an den Nagel gehangt haben. Eine der grosen Bands mit erschutternden Ausfallen in spateren Stadien waren Negazione. Da spielte ein Signor Roberto Farano. Angeli heist seine neue Band. Keine Ruckkehr zu hysterischen 'Lo Spirito...'-Kontinuitaten, nicht so beschissen wie '100%', vielmehr unentschlossen im Niemandsland dazwischen vor sich hinrockend. Ist wirklich nicht gut.

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Pennello, Jammai n.20 Novembre 1997

Dalle ceneri dei pluri-decorati Negazione prende forma il nuovo progetto "serafico" di Tax (ex-chitarrista fiammeggiante, tra l'altro, di MGZ e Fluxus...) Punk rock che flirta con la melodia dei fondi di bottiglia ed il noise piu' dolcemente abrasivo. Quattro pezzi, di cui uno cantato in italiano, che di fatto anticipano l'album d'esordio registrato ai mitici Black Box Studios di Francia e prodotto da Iain Burgess (Big Black, Cows, Mega City Four, Shellac, Sink, Les Thugs e altri milioni di gruppi fuori dalla norma...). Angeli custodi, ora candidi ora caustici, alla tenace ricerca delle vostre frequenze radio-cerebrali....

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Roberto Michieletto, Psycho! n. 7 Luglio Agosto 1997

Dopo aver ascoltato i primi tre pezzi dell'omonimo debutto degli Angeli non mi aspettavo cose particolarmente interessanti, poiche', ad eccezione dell'opener "Hallucination", i suoi parevano abbastanza scontati, ma una volta giunto al termine del disco ho dovuto ricredermi. In effetti mi sono trovato a fronteggiare un punk-metal-hardcore-rock energetico, astutamente intrigante, mai noioso e travolgente! Detto questo permettetemi di far notare che la formazione torinese e' composta da Tax e Massimino (entrambi ex Negazione) e Luca (ex Mud Cake), mentre produzione, mixaggio e registrazione sono opera di Iain Burgess, personaggio che non necessita certo presentazioni. La voce alterna cantato in italiano e inglese, la chitarra macina ottimi riff e i brani ondeggiano tra momenti tirati e altri piu' elaborati e noisy, risultando comunque pienamente convincenti!

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Fabio Polvani, Blow Up, Ottobre 97

Dopo aver cercato il GIORNO DEL SOLE con i Negazione, Tax Farano si e' messo alla ricerca dell'angelo protettore tanto da formare una band consona allo scopo.Da questo primo album sorgono delle confusioni di identita': assomigliano a dei Mettallica punk ? O a dei Descendents metallari? La constatazione puo' essere raggirata a nostro piacimento anche se ci sono circostanze in cui prevale piu' una tendenza rispetto ad un'altra. Fuori da questo dualismo si pongono alcuni brani tra cui Hallucination e The outland, basati su riff compressi e contratti seguiti poi da repentini strappi.Senza poi dimenticare la canzone manifesto del cd e del gruppo stesso vale a dire E' un angelo, l'unica cantata in italiano, e talmente ruffiana da non scordarsela piu'. Nonostante alcuni pezzi non sembrino ben centrati, dopo tanto vagare si ha l'impressione che Tax abbia trovato la sua giusta dimensione.

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Luca Signorelli, Metal Hammer n.6, Giugno 97

Mentre tutti guardavate da un'altra parte, Tax, ex chitarrista e uomo piu' simpatico dei Negazione (questa era diretta a Marco Mathieu, tanto per fargli girare le scatole), ha deciso di rimettersi in sella e in proprio (dopo un lungo periodo di mercenariato con MGZ e Fluxus). Ed ecco gli Angeli, nuovo gruppo, trio, basso batteria chitarra, cantato in inglese (sia lodato Allah) e produzione di Ian Burgess. Cosa fanno gli Angeli? Noise? Trance? Grunge? Triphop-post-metal-funk-con campionamenti? Britpop? Poppunk? Un bel par di CENSURA! Fanno punk! Spaccano! Picchiano! Fanno quello che un gruppo punk dovrebbe, per la madonna di Velletri! E che cosa pretendevate? E gia', basta che compriate un giornale con scritto Metal Hammer sopra e poi credete che tutti i gruppi recensiti debbano inventarsi chissa' che cabale astruse per vendere dischi! E chi sono io? Il vostro sguattero? Questa casa non e' un albergo! Io e tuo padre abbiamo lavorato per una vita per farti studiare e tu ci ripaghi cosi', e.... (N.d.C. Scusate, Luca si e' fatto prendere la mano come al solito, adesso gli diamo un paio di sberle - Stefano, procedi - e torna come prima. Fine dell'interruzione) Cosa? Come? Dov'ero? A gia', gli Angeli. La cosa che colpisce di questo disco (e degli Angeli in generale) e' l'assoluta mancanza di pretese. Non vogliono far altro che suonare superveloce e preciso e divertente punk'n'roll, senza inventare niente, senza FAR FINTA di inventare qualcosa (sport preferito del novanta per cento della popolazione rock) e senza porsi tanti problemi se non tenere alta la tradizione di cui sono eredi - quella del massacro sonoro. Sono pezzi che pregano per essere suonati dal vivo, ad un volume wagneriano, di fronte ad una folla di trucidi ubriaconi dediti alla delicata arte del saltare a pie' pari sulla testa del vicino. Queste sono cose che bisogna lasciare fare i veterani (e solo Manit sa quanto veterani siano Tax e Massimino. Mi sbilancero' - forse e' la cosa migliore di questo tipo che abbia sentito da tre anni a questa parte (alcuni pezzi, come "The Outland", rasentano il mitico) e non vedo perche' non debbano vendere uno sfracello di copie. E gia'. Perche' non debbono vendere uno sfracello di copie? E gia', uno si fa un mazzo cosi', scrive un mare di pezzi, va a Parigi da Ian Burgess, e poi non vende uno sfracello di copie? Ma guarda un po che roba! E il signorino pretenderebbe che glI Angeli non vendano un sacco di copie solo perche' ieri sera ha trovato la cena fredda! Dico, questa casa non e' un albergo, e... (N.d.C. Stefanooooooo!)

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Elio Bussolino, Rockerilla n.202 Giugno 1997

Cantano preferibilmente in inglese gli Angeli dei due ex Negazione Tax Farano e Massimino, ma la vocazione internazionale del progetto avviato lo scorso anno insieme al giovane bassista dei Mud Cake Luca non tradisce affatto una sorta di snobismo nei confronti della scena italaliana. Piuttosto il fatto che un solo titolo dei quindici messi in elenco nell'album di esordio degli Angeli presenti un testo in italiano va spiegato con l'ancora poca dimistichezza che Tax mostra con la lingua madre allorche` ha la necessita` di piegarla alle regole dell'hardcore melodico, un imbarazzo reso persino piu` acuto dall'altrettanto scarsa esperienza che il chitarrista torinese ha nel ruolo di cantante. Cio` premesso, non si puo` non sottolineare l'eccellente resa di "E` un angelo", che per altro si avvale di uno dei temi piu` accattivanti della raccolta, e in generale della straripante energia e l'intenso calore che gli Angeli hanno profuso in questi brani sotto l'abile regia sonora di Iain Burgess. Fortissima cosi` come si e` gia` accennato l'impronta melodica di ciascuna canzone, una caratteristica che non viene meno neppure nei momenti di maggiore dinamismo del disco o negli episodi dai toni piu` ruvidi e violenti. Non e` difficile riconoscere nel taglio di queste canzoni echi della memorabile lezione degli Husker Du, ma anche quelli risultano comunque dissimulati in un suono che assomma magistralmente in se` elementi di metal - una passione che Tax non ha mai abbandonato- e di glam. Pronti a spiccare il volo. A cominciare dal cielo sopra Bologna, dove il 15 giugno saranno nel cast di Teste Vuote Ossa Rotte, insieme a Sham 69, Agnostic Front, Mighty Mighty Bosstones e New Bomb Turks.

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Gianluca Picardi, Mucchio Selvaggio n.262, 17-23 Giugno 97

.....cominciando dagli Angeli, dei quali nello scorso gennaio avevamo lodato l'ottimo cd-ep d'esordio specificando che i quattro pezzi - registrati in Francia con la produzione dell'esperto Iain Burgess- costituivano l'anteprima di un album la cui uscita era subordinata ad un offerta seria da parte di un etichetta. Non senza contentezza, annunciamo ora che il prezioso master e` finito nelle mani della Free Land di Catania, e che la pubblicazione del relativo dischetto digitale e` stata pressoche` immediata: un accordo che premia la band, presumibilmente preoccupata di un eccessivo invecchiamento del lavoro, e la giovane ma agguerrita label siciliana, interessata a costruirsi al piu` presto una solida reputazione in ambito non solo nazionale: e il fatto che l'ensemble sia guidato da un personaggio del calibro di Roberto "Tax" Farano - Negazione, Fluxus e molto altro: a completare l'organico ci sono Massimino, ex Indigesti e Negazione, e Luca, ex Mud Cake - e` un arma "promozionale" in piu`, in grado di garantire una certa attenzione da parte di pubblico e mass-madia specializzati. Un breve inquadramento del gruppo? A fornircelo, piu` eloquente ed efficace che mai, e` un semplice comunicato stampa: "gli Angeli suonano punk rock intenso e melodico, cantano in inglese, in italiano e vibrano di energia cosmica. E dal vivo....spaccano". Parole...sante, tanto per non uscire dall'iconografia paradisiaca. Rimane solo da aggiungere, allora, che questo omonimo cd del power-trio torinese contiene quindici eccellenti episodi all'insegna del "punk evoluto": una formula che pur richiamando alla mente gli ultimi Negazione e pur uniformandosi agli stilemi del crossover piu` secco e diretto, evita la pratica fin troppo sfruttata della clonazione rivelandosi personale e convincente. Unendo stacchi repentini, chitarre rumorose, furia cieca e irresistibili armonie, insomma, gli Angeli hanno saputo concepire un punk'n'roll tanto estremista quanto godibile: perdonateci se, molto banalmente, auguriamo loro di volare ancora piu` in alto.

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The Groovers, Rumore n.66-67, Luglio-Agosto 97

Una volta, specialmente a Torino, ascoltare i Negazione significava riconoscersi in un mondo, per non dire una filosofia di vita. Purtroppo gli anni passano per tutti, e nel 1997 persino il buon vecchio Tax puo` sembrare un dinosauro alle orecchie dei piu` giovani. In effetti, in tempi in cui alcune vecchie volpi torinesi si riciclano con operazioni furbastre e di sicuro successo, mettere in pista un gruppo che guarda agli Husker Du ed ai primi Celibate Rifles non e` mossa in odore di opportunismo. Meglio cosi`: l'omonimo esordio degli Angeli - che visti in concerto ci avevano lasciati piu` che perplessi - vive di suoni grezzi e spontanei, anche se ormai di nicchia, senza aver bisogno di ammiccamenti ruffiani. E` proprio la genuinita` con cui vengono sparati questi quindici proiettili hard-core-punk (con piu` di un riflesso metallico alla Helmet) a rendere il disco, prodotto da Iain Burgess, preferibile al novanta per cento del catalogo Epitaph o Fat Wreck. E, per quel che ci riguarda, a quasi tutte le produzioni italiane in generale. A proposito: le canzoni - tranne la gia` nota E` un angelo, pezzo trascinante ma con un Tax che in quanto a dizione sembra Shel Shapiro - sono in inglese. Le migliori? Yourself, Maria, I don't know. Buon pogo a tutti.

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Alberto Campo, Rumore n.62, Marzo 97

Non un vero e proprio esordio ufficiale, ma un mini CD autoprodotto che vale come antipasto del pranzo che verra`... Queste le prime notizie che danno di se` gli Angeli, trio torinese che per due terzi eredita l'esperienza dei Negazione: Tax alla chitarra e Massimino alla batteria. Di un intero album registrato in Francia con la produzione di Iain Burgess trapelano per ora quattro canzoni, tre in inglese - energiche e ben suonate, tra hardcore, metal e glam rock - e una - E` un angelo - in italiano. Convincenti le prime, per quanto un po` anonime, mentre e` assolutamente TRAVOLGENTE la seconda, inno punk del momento nel circuito locale. La media fa....7

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Pino Cadeddu, L'Unione Sarda, 22 Febbraio 97

Ecco un quattro tracce che anticipa l'album d'esordio degli Angeli, gruppo piemontese di fresca formazione e dai nobili natali. E' composto, infatti, da "Tax" dei leggendari Negazione, da Massimino (ancora Negazione ma soprattutto Indigesti) e da Luca, ex Mud Cake: come dire buona parte della storia dell'hardcore punk italiano. Un poker di brani per dare la misura di cosa hanno in mente, un piccolo esempio di cosa potrebbe essere l'album. Tre pezzi in inglese tirati e vari e uno ( E' un angelo) in italiano che e` un autentica perla e la cui riuscita e` tale da auspicare una completa conversione alla lingua di Dante dei nostri. Non tanto perche` il "cantare in italiano" sia quasi obbligatorio ma perche` le linee melodiche dei pezzi trovano la massima sottolineatura proprio in questo modo. E quell'inno li`, E` un angelo, quasi un hit single di grande forza ed espressione e` piu` di una dimostrazione e vale piu` di mille teorie.

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Fabrizio Vespa, Mucchio Selvaggio n.242, 28 Gennaio-3 Febbraio 97

Tempo fa a Torino, sulla punta della mole Antonelliana svettava la statua di angelo, poi rovinata al suolo a causa di una tromba d'aria. Non stupisce, dunque, che il ritorno sulle scene degli ex-Negazione Tax e Massimino avvenga sotto l'egida di un ensemble irridentemente battezzato Angeli, cosi` come non stupisce che il gruppo mettesse a punto una miscela di punk hardcore talmente esplosiva da scuotere anche i cieli piu` alti e piu` imperscrutabili. In attesa di trovare un etichetta interessata all'album registrato in Francia con la produzione di Iain Burgess, i ruvidi angeli subalpini si sono presentati con un mini CD con quattro brani, tutti cantati in inglese tranne "E` un angelo". Nell'aria volteggia piu` di una piuma bruciacchiata.

Alex Ventriglia, Metal Hammer n. 2, Febbraio 97

Veniamo a chi si fa onore in Italia e che pure all'estero avrebbe modo di agire con autorevolezza, ossia il trio degli Angeli che ha appena pubblicato l'omonimo mini CD di esordio di quattro pezzi, un sostanzioso assaggio di quello che sara` l'album a tutti gli effetti. Dietro un monicker cosi` "paradisiaco" si celano vecchie conoscenze dell'hardcore nostrano, come l'ex-Negazione e Fluxus Tax (chitarra e voce), l'ex-Indigesti e Negazione Massimino (batteria) e Luca, in contemporanea bassista anche dei Mud Cake. Tipi che non la mandano certo a dire, musicisti in grado di scombussolare con la loro inventiva estrema, che han pensato bene di perseverare. E meno male, perche` il mini autoprodotto spacca semplicemente l'osso sacro! Immaginatevi una poltiglia sanguinolente di hardcore New York-style (nomi a caso: Cro-Mags, Biohazard, Sick Of It All), noise deragliante quel tanto che basta e influssi in chiave Negazione, otterrete gli Angeli, questo ovviamente su disco. Dal vivo, poi, la strage e` assicurata, perche` i tre "cherubini" menano fendenti a ripetizione, un piacere assicurato per ogni sadomasochista che si dichiari tale. Gran bella prova, questa firmata dal three-piece, speriamo che qualcuno veda piu` in la` del proprio naso e tiri fuori un contratto come si deve. Opps, ma qui si e` fatto tardi e la siesta mi attende....Alla prossima!

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Gabriele Sacchi, Rumore Ottobre 96, In giro con i Rocket From the Crypt,Bar Rhumba, Torino,10/9/96

...arriviamo al Bar Rhumba dove ci aspettano, gia` pronti con tutta la loro strumentazione, gli Angeli. Questa sera sara` il loro secondo concerto come band, ma sapendo che si tratta della nuova creazione di Tax (l'ex chitarrista di Negazione e, negli ultimi anni, Fluxus) attendiamo il concerto per vedere un gruppo che fara` parlare di se` parecchio.....
.....Gli Angeli ribilanciano la situazione facendo breccia anche nelle orecchie dell'entourage dei Rockets. Non che sia difficile, visto che il volume e` a livelli di pista di rulaggio di un aereoporto. Un misto di Helmet, Biohazard, potenti stacchi e vorticose scale di riff lanciano il trio verso un roseo futuro, soprattutto in Europa vista la predominanza di pezzi cantati in inglese.

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Sergio Porracchia, Mucchio Selvaggio Novembre 96, Nuvolari, Cuneo, 12/9/96

....Gli Angeli, con il loro hardcore-punk al calor bianco, si sono riservati il compito di riscaldare il clima: onde d'urto micidiali hanno investito per circa quaranta minuti i presenti, parte dei quali - al contrario di chi si scatenava sotto il palco - non sembrava preparata a tanto ruggente clangore. Un'esibizione senza mezze misure: chitarra acidissima, ritmica precia e potente, poche variazioni sul tema.....

Ailen Gamberoni, Ace Magazine n.5, Milano, Aquatica, 23/5/97

.....la rivelazione della giornata: gli Angeli. Suonano con una violenza inaudita, spiazzando completamente quel centinaio di fortunati che assistono: compatti, per niente scontati, brevi ed intensissimi. C'e' qualcosa che non mi convince, sono troppo in gamba per essere sbucati cosi' dal nulla. (In effetti scopriro' dopo che il terzetto e' formato da ben due terzi di ex Negazione. Altro che Fluxus!) Helmet, Therapy? e C.S.C. E sono solo in tre.Aspetto con ansia la loro prossima uscita.

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Fabio Polvani, Blow Up, Marzo 97

Tax Farano torna a calcare le scene con una nuova formazione a tre. Probabilmente se i suoi Negazione dopo 100% avessero continuato la loro carriera, adesso suonerebbero come gli Angeli: metal hc massiccio ma con piglio ed aperture melodiche, a volte fin troppo smaccate. I quattro brani qui presenti, ottimamente prodotti da Iain Burgess, rappresentano una summa del CD in imminente uscita, a cui mi rivolgerei per un giudizio piu` completo. Le premesse, se non proprio avvincenti, sono comunque stimolanti, come i riff spezzati di Hallucination.

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