L’idea era questa: noi sul palco a suonare, Saverio “iena” Sgaramella (che compare nella foto) e gli altri skaters di Torino sulla rampa. Skate-rock-party al Due di Cigliano, discoteca gestita in maniera “illuminata” da Giandi. Le foto sono di Vittorio Catti. Fu l’ultimo concerto italiano prima della partenza per Olanda (registrazione di “100%”) e Stati Uniti (tour con D.O.A.). Estate 1990.





Artwork di Dumbo (poi conosciuto come DeeMò, rapper e soprattutto grafico) per la celebrazione dell'ultimo concerto di Fabrizio (prima del suo ritorno e del suo successivo abbandono). Sul palco del Casalone, il meglio dell'hardcore italiano (a pensarci, mancavano giusto i Raw Power): concerto memorabile e gran manifesto. Primavera 1987.











Tour olandese, insieme ai Die Kreuzen, grande gruppo che si era evoluto dall’hardcore e che però “temeva” il fatto di suonare con noi pensando che avrebbero potuto avere problemi con il pubblico. Invece noi eravamo molto “fans” e il pubblico troppo “stonato”... Inverno 1989.







Ultimo concerto del tour europeo di “Little Dreamer”? Se era quello, si era partiti in emergenza con Rowdy alla batteria. Di spalla gruppi hardcore e speedmetal dell’epoca. Suonare a Zurigo era quasi come tornare a casa, gran serata e... testa pesante.






Il tour europeo che arrivò più a nord: dopo Trondheim suonammo al Blitz di Oslo, insieme a una delle migliori band dell’epoca. Gunnar, cantante dei So Much Hate, organizzava le date in Norvegia e Svezia, ci ospitava e mostrava una città bellissima.







Al CBGB non servivano manifesti, bastavano le locandine sui giornali: dopo parecchi mesi tornavano le hardcore matinee, concerti pomeridiani nel locale storico del punk newyorkese. Ultima data del tour americano ed esperienza difficile da dimenticare... Estate 1990.







Una delle ultime volte dei leggendari concerti al Centro d’Incontro di Vanchiglia, dove il Collettivo Punx Anarchici organizzava concerti per dare spazio a chi non ne aveva e per conquistare uno spazio proprio. Autogestito.







1985, o giù di lì. Olanda che diventa un po’ casa nostra. Si suona anche a casa dei Larm, uno dei gruppi più estremi dell’epoca. Ultra-core, insomma, ma ci sono anche i grandi BGK. Gran concerto, bandana, salti e slam-dancing...







Altro gran bel manifesto di Stiv Rottame: all’epoca i concerti più grossi e importanti si facevano al vecchio Leonkavallo, dopo lo sgombero del Virus e questa volta ritornavano in città i D.O.A., ma c’erano anche i Disperazione di Como.







L’originale era meglio di questa copia, la data della scritta a pennarello perché si era dovuto rimandare, il nostro logo era quello di Tutti Pazzi, sul palco insieme a noi i grandi Indigesti e gli emergenti Upset Noise...







Primo concerto di El Paso, dopo l’occupazione, nella sala piccola perché il resto doveva ancora venire ed essere messo a posto. Grande serata, con noi c’erano anche i Jester Beast, incasso per gli occupanti...







Esce “Little Dreamer” e in Italia l’album viene distribuito da TVOR, che organizza anche questo concerto: a Milano non si trovano spazi, quindi si va a Pantigliatte, in mezzo a capannoni e zone industriali. La foto del manifesto era stata fatta in Belgio, nella galleria di un locale dove avevamo suonato pochi mesi prima.







Prima volta alla Rote Fabrik di Zurigo, sala piccola ma accogliente, sempre i soliti amici della scena skate-hardcore che si sbattono per organizzare...







Per una volta niente Centro d’Incontro di Vanchiglia, ma un altro posto del Comune preso in affitto per un concerto di gruppi torinesi (e valdostani, i Kina). Quello nella foto sul manifesto potrebbe essere Colin dei Conflict oppure Sandropp del Declino, che tanto si somigliavano pure. Inizio 1984.







Dove? Probabilmente Germania. Anno? Comunque gli Heresy spaccavano... E noi pure.







Qui é facile, l’anno sta scritto, la città pure. Concerto di Natale, insomma, alla fine dell’anno di “Little Dreamer”, insieme ai Gore, grande band strumentale di Venlo, Olanda, il cui batterista era il fratello del nostro, Rowdy. Altro non ricordo...







Tour olandese insieme ai Verbal Assault, band americana per la prima volta in Europa. Prima volta anche al leggendario Paradiso, con i camerini al piano di sotto e le scritte di mille gruppi sulle scale che portano al palco. Peccato, c’era poca gente...







Stesso tour, stessa line-up: posto bello, come quasi tutti quelli in Olanda e Zazzo uomo-copertina...







Ancora Olanda, primavera 1989. Fortunatamente non ci si ricorda nulla nemmeno dei gruppi che hanno suonato con noi quella sera...







Heerenveen é un posto strano, nel nord-est dell’Olanda, i Funeral Oration erano parecchio popolari nella scena e venivano considerati un po’ gli Husker Du olandesi (vabbé, noi così avevamo i Kina, Huskers-from-the-mountains...)







Concertone ad Arnheim, posto in Olanda vicino ai confini con Belgio e Germania: gran mischione di gente e di gruppi, i Soulside erano di Washington, ci suonava credo anche qualcuno poi finito nei Girls Against Boys, molto più grezzi erano invece i False Prophets, da NYC.







Leggendario manifesto firmato da Stiv Rottame, (TVOR fanzine etichetta etc.): tempo di crossover tra hardcore e metal con gli svizzeri Messiah e gli americani Attitude (già Attitude Adjustment): e poi i grandi Upset Noise...







Il Chi-Chi Club era posto mitico: soffitto bassissimo, gente ovunque, spesso scontri e casini con la polizia fuori, dentro si iniziava a suonare nel pomeriggio e si finiva la sera tardi. Ah certo: ancora Olanda, nel sud.







Un altro concerto autogestito a Torino, con band torinesi e le olandesi Nog Watt, ospiti e amiche speciali. Probabilmente siamo nell’85.







Emma: il gran posto occupato ad Amsterdam nell’inverno dell’85. Atmosfera ed energia incredibili, concerto nel giorno del compleanno della regina, che in Olanda significa festa ovunque. In questo caso, in qualche modo, festa antagonista, con gli inglesi Antisect, i “metallosi” olandesi No Pigs, gli “sperimentali” Morzelpronk di Dolf (che registrò e mixò “Condannati..” e “Lo Spirito..”) e The Ex. Un onore essere le “teste di serie” della serata!







Tournee inglese, tappa al PlanetX di Liverpool. In quel periodo (1987) iniziava il marasma del grind-core, esordivano i Carcass e tutti gli altri







Ancora Inghilterra, tutto il tour insieme ai Deviated Instinct, che più che grind erano crusty e si cucinavano i pasti sul furgone. Seconda serata a Londra, ci erano venuti a vedere anche i CCM, in tour anche loro, che avrebbero suonato un paio di giorni dopo.







Eccolo, il manifesto del nostro primo tour inglese: miglior concerto a Nottingham!







E questo? In Austria probabilmente, uno dei pochi concerti (forse l’unico) all’estero insieme ai Wretched..