LA FESTA DEI "TERRIBILI" ANARACO-PUNK E' FINITA CON UNA DENUNCIA
Per rumori molesti. Film, danze e tanti giovanissimi
Festa di "punk" con musiche e sibilline battute

E' finita con una denuncia per rumori molesti la festa organizzata venerdì, sabato e ieri a Italia '61 da anarchici e punk. La denuncia pare sia partita da un abitante della collina disturbato dall'alto volume della musica ed è stata notificata sabato sera agli organizzatori, alle 21,30.
"E' per lo meno strano osserva uno dei responsabili dell'iniziativa - che i nostri impianti da 2 mila watt abbiano immediatamente trovato un cittadino pronto a denunciarci, qui a centinaia di metri dalle abitazioni più vicine. Quando d'estate a poche decine di metri dalle case chiunque non sia punk o anarchico, compreso lo stesso Comune con i "Punti Verdi", può organizzare concerti da 20 mila watt, senza la minima recriminazione".
Per il resto, inframmezzata dalle visite della Digos e dei vigili urbani "che ogni venti minuti - dicono ancora gli organizzatori - ci hanno chiesto di esibire le autorizzazioni", la festa si è svolta con performances teatrali, gruppi musicali e libera creatività intensamente vissuta da una stragrande maggioranza di giovanissimi, pur se all'appello non è mancato qualche trentenne "in certa di spazi alternativi".
Il tema degli spazi autogestiti per i giovani è stato quello che ha spinto punk ed anarchici, dopo una serie di iniziative, anche clamorose, questo inverno, per attirare l' attenzione della gente sul problema, a organizzare questo meeting, culminato Ieri sera con uno "strip-tease". Ma sul palco, per l'occasione, si è esibito un uomo: un giovane punk, che si è spogliato al ritmo, nervoso, frenetico della musica dei Rolling Stones, di Lou Reed e della Sugarmill Gang. Il significato? "Una scossa al moralismo, una storia così, come ho voluto farla. C'entra anche Wojtyla": di più l'autore dell'affascinante performance, con la tradizionale riservatezza punk, aliena al contatto con la stampa, non ha voluto spiegare.
Su uno schermo, nelle prime due serate, sono anche stati proiettati dei filmati sul Lingotto (sempre a proposito degli spazi per i giovani), del "Virus" (un centro sociale di Milano occupato da anni) e sul supercarcere femminile di Voghera.