HM Inizio 88

High energy e hard core uniti in una miscela esplosiva: questi sono i sotterranei e maledetti Negazione, ultimi combattenti di una fede che trova nella notte e nella strada la sua divinità. La nostra intervista.

Per coloro che seguono da tempo la scena underground italiana, i Negazione non hanno certo bisogno di presentazioni: sono un quartetto torinese di high-energy hardcore che con una serie di realizzazioni su vinile, ed in particolare con il loro grande ultimo album 'Lo Spirito Continua' hanno saputo imporsi anche all'estero come una delle bands piu' convincenti e vitali dell'intero panorama europeo.
In effetti i Negazione, insieme a CCM, Indigesti, Raw Power e pochi altri, come ho gia' avuto occasione di affermare in passato, sono fra i principali responsabili dell'interesse che recentemente l'Europa continentale e l'America stanno dimostrando nei confronti del thrashcore italiano, abbattendo dei pregiudizi che fino a poco tempo fa relegavano la nostra scena in una posizione decisamente marginale.
Alla vigilia di una loro nuova realizzazione, abbiamo avuto il piacere di intervistare il cordialissimo Marco Mathieu, bassista della band piemontese..
HARD CORE HEART

MM: Anzitutto mi sembra doveroso iniziare con una breve storia del gruppo, ad uso dei lettori di osservanza non strettamente thrash/hardcore...

Marco: Ok: si puo' dire che i Negazione nascono intorno al 1983, verso Febbraio, dallo scioglimento di un paio di punk bands locali e comunque da quattro persone accomunate dalla voglia di suonare e di divertirsi. Da allora abbiamo mantenuto sempre la stessa formazione, tranne alla fine dell'84 quando e' subentrato alla batteria Fabrizio, proveniente dagli Upset Noise (mitica metal-core band triestina nda). Attualmente la formazione e' completata da Tax (chitarra), Zazzo (voce) e da me al basso. Da quando si e' inserito Fabrizio abbiamo cominciato ad intensificare attivita' concertistiche soprattutto all'estero, e da allora abbiamo fatto 150/200 concerti, principalmente fuori dall'Italia

MM: Sulla scorta di queste esperienze live, quale pensi che sia stato il vostro concerto piu' importante?

Marco: Il prossimo

HM: Perfetto...

Marco: Beh, forse i piu' importanti sono stati due: quello di giugno a Bologna, che e' stato una specie di concerto d'addio per il nostro batterista, visto che eravamo giunti alla decisione di separarci per problemi legati a progetti futuri, e poi quello di fine novembre al "Leoncavallo" di Milano insieme agliAttitude, che e' stato il primo di nuovo con lui alla batteria dopo vari ripensamenti da una parte e dall'altra.
Per quanto riguarda le nostre produzioni, nel 1984 abbiamo realizzato una cassetta autoprodotta ("Il Mucchio Selvaggio") con aiuto della TVOR, insieme ai Declino. Questo nastro ha venduto circa 1500 copie in Italia e due anni dopo e' stato ristampato come LP in Inghilterra dove ha venduto altre 2500 copie.
All'inizio delI'85 abbiamo pubblicato il nostro primo singolo, "Tutti Pazzi", contenente cinque pezzi: pochi mesi dopo abbiamo registrato ad Amsterdam un altro 45 giri, "Condannati a morte nel vostro quieto vivere'', ancora cori cinque brani. Dopodiche' nell'86 c'e' stato "Lo Spirito Continua"
stampato in Europa dalla De Konkurrent ed in America dalla Mordam Records, a cui e' succeduto un periodo di problemi vari, sia di carattere giudiziario sia a livello di infortuni occorsi a membri del gruppo... 'La Sfiga Continua".

HM: Quale pensi siano state le vostre influenze iniziali, visto che eventuali riferimenti vi hanno condizionato solamente agli albori della carriera, poiche' il vostro suono attuale trova ben pochi riscontri all'interno del circuito HC...

Marco: Penso che all'inizio ci sia stato un riferimento a quelli che erano i primi gruppi hardcore di allora, ovvero le bands di Boston e Washington come Gang Green e Minor Threat. In seguito abbiamo pero' sempre ricercato l'originalita' di uno stile piu' personale.

HM: Quale' il significato della scelta di un nome come Negazione?

Marco: Nel momento in cui abbiamo iniziato a suonare era molto importante perche' allora si cantava esclusivamente in italiano e si dava un significato a Negazione come una maniera di esprimere un tipo di attitudine di ribellione, ma al tempo stesso una forza collettiva che ci portava a costruire qualcosa. Quindi una negazione di cose che ci possono opprimere unita alla costruzione di qualcosa di meglio.

HM: Che responso ha avuto "Lo Spirito Continua", sia a livello di vendite, sia a livello di critica, al di fuori dell'italia?

Marco: Anzitutto c'e' da precisare che il disco e' stato distribuito quasi esclusivamente tramite canali super-indipendenti, cioe' molto underground., Nonostante questo ha venduto circa 6000 copie, di cui piu' di 4000 solo in Europa, particolarmente in Germania. C'e' da dire che da alcune parti abbiamo avuto aperture verso situazioni piu' metal, mentre altri ci hanno accusato di essere diventati "metallari". All'inizio di Marzo comunque "Lo Spirito Continua" verra' ristampato in Italia a cura della TVOR con una copertina diversa, visto che continua ad essere molto richiesto.
HM: Ho notato che scrivete testi piuttosto ermetici; puoi parlarmi del loro significato, ed in particolare di quello di "Lei ha bisogno di qualcuno che la guardi", un brano quasi impenetrabile?
Marco: A prescindere dal fatto che sull'LP i testi sono stati scritti un po' da tutti, essi partono da riflessioni personali per affrontare una situazione piu' generale, nei senso che magari basta guardare dentro di se' per capire delle cose molto più grandi, e non c'e' bisogno di usare grandi parole quando ci sono i sentimenti dentro di noi o delle idee che li spiegano molto meglio. Il brano che hai menzionato e' solo e semplicemente una canzone d'amore, come piu' o meno direttamente tutti i nostri testi.

HM: Come vi ponete a livello di impegno politico in un momento in cui l'anarchia viene sbandierata anche e soprattutto da persone che hanno ben poco da spartire con questa attitudine?

Marco: Beh, ma in questo modo vendono un pochettino di plu', no? Noi come gruppo rifiutiamo il modo classico di fare politica, ovvero quello delle posizioni e delle divisioni in partiti, movimenti, settori, e ritengo che non abbiamo mai interpretato cosi' neanche il punk, che per noi e' un'attitudine di ribellione che puo' essere vissuta da gente che ha la cresta come da chi ha i capelli lunghi come da uno di cinquant'anni...

HM: Voi che siete una band di puro hardcore, come vedete il recente fenomeno del "crossover' e soprattutto i fenomeni di moda e poserismo che recentemente ha creato, minando una situazione che preludeva ad un positivo contatto fra thrashers e punx?

Marco: Personalmente ho sempre apprezzato alcune cose metal, e non necessariamente i gruppi speed, visto che per me i primi Black Sabbath sono stati fondamentali. In ogni genere musicale ci sono dei lati positivi, e particolarmente nel metal c'e' una grossa potenza ed una fortissima energia che ben si accoppia con la velocita' dell'hardcore. Vicerversa, alcune idee e l'attitudine stessa del punk e dell'hc possono far molto bene a parecchi gruppi metal.

HM: Posta in questi termini la questione e' senz'altra benefica per entrambi i movimenti, e fra l'altro questo e' ii vero scopo del crossover. Non pensi pero' che ultimamente, in casi per fortuna limitati, questo genere tenda ad unire solo i lati piu' deleteri dei due stilemi musicali ed ideologici?

Marco: Questo e' purtroppo quello che sta succedendo; c'e' stata un'inflazione tale, a livello quasi commerciale, di gruppi, un sovraccarico di dischi che penso sia difficile da smaltire. Di conseguenza la situazione non e' molto rosea per quei gruppi che hanno seguito l'ondata cercando di sfondare.

HM: Attualmente quali sono le bands metal e punk che stimi maggiormente?

Marco: A parte il fatto che i Corrosion Of Conformity restano sempre i migliori, in campo metal stimo molto i Metallica e in campo punk i Bad Brains hanno intrapreso una direzione interessantissima.

HM: In che situazione si trova il movimento thrash/hardcore a Torino?

Marco: A parte le polemiche e i soliti problemi di mancanza di collaborazione fra le bands, ci sono diversi gruppi interessanti. Due su tutti: i Jester Beast, secondo me il migliore gruppo thrash italiano, e gli Animal Rage.

HM: Infine anticipami qualcosa del vostro prossimo ed attesissimo album...

Marco: Si tratta di un LP che sento in modo particolare; si intitolera' Little Dreamer" ed uscira' su We Bite Records, la label per la quale incidono anche gli Attitude e gli MDC, e sara' distribuito in esclusiva per l'Italia per la TVOR (a questo proposito riportiamo il relativo indirizzo, doe' TVOR On Vynyl, do Stiv Valli, C.P. 804, Como 5, 22100 Como - nda). "Little Dreamer" conterra' nove pezzi molto vari che vanno dal brano arpeggiato con canti soffusi a pezzi magari piu' metal. Abbiamo preso diverse influenze da vari generi, ma contemporaneamente penso che rispecchi ancora di piu' lo stile-Negazione. Inoltre sei brani saranno cantati in inglese.

HM: Puoi anticiparmi qualche titolo?

Marco: Certo, "Little Dreamer", "Death Is Around' e "li giorno del sole".


Cosi' si conclude l'intervista con questa grande ed ancora misconosciuta band; sta a voi ora, considerando la prossima uscita di Little Dreamer", far si che i Negazione diventino finalmente un gruppo di primissimo piano in un'accezione piu' vasta di quella tradizionalmente underground che finora hanno dominato alla grande...
MAY THE SPIRIT LIVE ON FOREVERI
Paolo Piccini