100%

Rockerilla
100%
We Bite/Godhead
Se non avvertissi preciso il sospetto che un giudizio troppo ammirato ed entusiastico rischia di nuocere parecchio ad un lavoro che pure merita ampiamente tanto elogio, darei subito la stura al più vasto repertorio di encomi di cui mi sento capace. Non mi esimerei neppure dal sottolineare con decisione ed enfasi maggiori di quanto non mi voglia consentire ora l'ormai raggiunta statura internazionale del quartetto, la sua piena e convincentissima maturità stilistica, l'autorevolezza con la quale è stato capace di porsi a modello di un sacco di altre formazioni italiane e straniere, l'evidente insufficienza di un'etichetta come 'hardcore' per categorizzare la loro musica. Non eviterei, insomma, di ricorrere a iperboli e paradossi per giungere alla banale conclusione di candidare questo album dal titolo tanto stringato quanto esplicito ad una delle posizioni nobili del poll annuale. Eppure, una piccola smagliatura nella fitta rete autocensoria che mi sono imposto è tuttavia rimasta e attraverso quella falla preme e urla - pensate un po' - il verso di una canzone di un personaggio a dir poco alieno a queste pagine, le parole di quel successo firmato Gianni Morandi (!!!) che recitava testualmente: "Uno su mille ce la fa". Perché è fuori di dubbio che i Negazione ce l'abbiano fatta. A crescere di disco in disco lungo tutti i quasi otto anni di attività, innanzitutto, e poi a dimostrare lontano dalle 'chiocce' del rock nazionale che un gruppo italiano può anche permettersi il lusso' di lavorare al progresso del rock e non solo alla conservazione in perpetuo di questa o di quella matrice estera.
E ce l'hanno fatta anche in questa occasione: ad allestire in poco più di una mezza dozzina di canzoni - perché mai tanta parsimonia. per non dire proprio avarizia? - una raccolta che, per usare uno dei loro titoli più riusciti 'brucia' letteralmente 'di vita', di energia positiva, di lucida e mai tronfia autoconsapevolezza.
Quello che i Negazione stanno attraversando in questo periodo è un vero e proprio momento magico, uno stato di grazia costruito su un impegno di lavoro costante, tenace e puntiglioso, un entusiasmo ed una coesione interna che non sono mai venuti meno di fronte alle purtroppo normali avversità che si parano in quantità sulla strada di un gruppo come il loro.
Tutto questo traspare in maniera tangibile dalle loro nuove canzoni, vigorose e ardenti com'è nella tradizione del nome, ricche ed articolate come mai prima d'ora.
Un disco e un gruppo senza frontiere.
(Elio Bussolino)

HM
"100%"
(Godhead Recordings)
Terzo LP per il quartetto torinese dei Negazione ed ennesima incontestabile testimonianza del fatto che la parabola evolutiva tecnica e contenutistica di detta band sia decisamente rivolta verso l'alto. Nove brani (nel caso della versione su CD) che mettono in evidenza una vena compositiva ricca di grinta e di energia, ma anche di gusto per la melodia e per gli arrangiamenti affatto lasciati al caso; "100%" è sicuramente un lavoro più diretto e compatto del precedente "Little Dreamer", ma già i singoli usciti nell'intervallo di tempo tra quel disco e quello ora in esame, avevano fatto presagire un certo assestamento stilistico su posizioni un tantino più decise e definibili. Brani come l'opener "Back To My Friends", "It's Hard" o "Welcome To My World" testimoniano quanto affermato evidenziondo, da parte dei quattro ceffi piemontesi, lo sforzo di distaccarsi da certi cliché "hardcoristici" per portarsi su coordinate spigolosamente rockandrollistiche (con le dovute proporzioni, si intende!), tenendosi chiaramente accostati ad un marchio di fabbrica stilistico riconducibile a quanto proposto dai nostri in passato. Gli episodi cantati in italiano, vale a dire "Parole" e "Brucia Di Vita" (il singolo), creano un violento cordone ombelicale col passato, rivendicando con veemenza un'origine che non intende essere accantonata o ignorata. La pubblicità di "100%" dichiara che lo stile proposto dai Negazione è un power-core di non meglio delineata collocabilità, ed il sottoscritto, nella mia infinita fallibilità, può senza alcun dubbio trovarsi in accordo con tale etichettazione stilistica. In definitiva il nuovo LP di Marco Mathieu & Soci è un concentrato di energia primordiale che ha l'indubbio potere di trascinare e "schiodare", come si usa dire dalle parti della capitale.
(Vincenzo Barone)