Behind the Door - Sempre in Bilico

Buscadero
Behind The Door 12"
Sempre In Bilico 7"
(We Bite)
Ciò che gli americani chiamano "Great hardcore in the italian tradition" non è un'invenzione dei recensori, ma la precisa constatazione che certi gruppi di casa nostra hanno uno stile personale, che ha influenzato non poco moltissime formazioni USA del settore punk-hardcore. È vero che il genere non è appannaggio di tutti i palati, ma non potete negare che non sia la miglior palestra per il tirocinio di un gruppo che, se ha i numeri, riesce ad emergere dalla standardizzazione generale. Vi meraviglia poi il fatto che un rocker di razza come Greg Prevost (Chesterfield Kings) spenda parole più che lusinghiere per un gruppo come i Raw Power (Busca n. 77)? Ecco spiegato perché abbiamo già parlato dei Raw Pover e ci apprestiamo a farlo dei NEGAZIONE: semplicemente perché se lo meritano!
Di questi ultimi, più in particolare, dimenticatevi dei primi, grezzi, lavori e cominciate a considerarli con i due albums. Il primo, «Lo spirito continua», violentissimo, ma eccellente nella sua globalità e il secondo più recente, «Little Dreamer,>, superiore più elaborato rispetto al precedente solo in alcuni episodi, ma egualmente buono. L'evoluzione è stata costante e raggiunge, per il momento, l'apice con i due dischi del gruppo torinese che vedono la luce sotto forma di four-tracks 12" e di singolo. È la band che ha fortemente voluto questa differenziazione con scelta chiaramente anticommerciale, ma inopinabile.
"Behind The Door" vive della continua tensione/interazione di punk e hard sound in tre brani su quattro, mentre "Sun" è un delizioso break per sola chitarra acustica. Zazzo poi è migliorato moltissimo: ha smesso di "sputare" le canzoni, ma il suo cantato ha mantenuto la grinta degli esordi, solo è espressa meglio. Tempi medio veloci con insospette concessioni melodiche, cambi di velocità, nessuna sbavatura, e un output devastante.
Ancora meglio poi il gruppo ha fatto con i due brani del singolo, che ritengo i migliori che abbiano mai scritto.
(Emilio Celora)

Rockerilla
"Sempre in bilico" 7"
"Behind the Door" 12"
(We Bite)
Questa recensione è rivolta in particular modo a coloro che dei Negazione non conoscono che il nome, e mai si sognerebbero di acquistare un loro disco, vuoi per diffidenza (gruppo italiano è troppo sovente sinonimo di prodotto scadente, o quantomeno mediocre), vuoi per la militanza dei nostri all'interno di un contesto musicale poco gradito. Beh, ragazzi, drizzate le orecchie, poiché con l'uscita in contemporanea del 7" Sempre in Bilico e del 12" Behind the Door" per la tedesca We Bite(belle le due copertine dai toni rosso sangue), la mitica band di Torino si pone di prepotenza al centreo dell'attenzione, puntando con dichiarata determinazione a colpire definitivamente il loro bersaglio di sempre: il cuore di ogniuno di noi. E se il vostro è un regolare organo muscolare e non una suola di scarpe, allora scopritevi il petto, e sarà un dolore dolce ed indimenticabile. Qui non si scherza: si tratta di un'esplosione di energia dirompente, di una sincerità ed immediatezza che non possono non coinvolgere totalmente. E questa volta c'è né davvero per tutti, poiché entrambi i lavori presentano delle piacevolisssime sorprese. Lo stile dei Negazione si sta "evolvendo" naturalmente nel modo più auspicabile ed entusiasmante dei modi, grazie al reale talento di Tax, Zazzo e Marco (insieme a fattori di importanza essenziale, quali una buona dose di "palle", grande determinazione e concretezza, un totale disprezzo per ogni sorta di asservimento ad altrui modelli musicali, ed una invidiabile capacità di auto-gestirsi: da prendere come esempio!). Le contaminazioni metal risultano sempre fresche e mai scontate, rinvigorite come sono dalla forza pulsante e grondante di passione delle solide matrici di italianissimo Hard Core. E finalmente si può affermare senza tema di smentita che l'originalità da qualche parte esiste!
Mettete sul piatto il 7", ed una chitarra acustica annuncia un pezzo che merita di rimanere nella storia come uno tra i migliori che il rock italiano abbia ultimamente prodotto.
Sempre in Bilico si fa cantare dalla prima all'ultima nota (per scoprire la sottile gioia di farlo in italiano...), ed avvince con i suoi accenni sixties-pop, ed il grande intreccio tra le due chitarre, l'una l'inconfondibile impatto metal che è proprio di Tax, e l'altra, per l'appunto, acustica. Sul retro, La Nostra Vita, bellissima ed incalzante, tra le due la mia preferita. Non concede né respiro né tregua: decisamente il trionfo del sole sulla notte, della speranza sull'impotenza, come tutta la musica dei Negazione alla fine trasmette, con una fermezza ed un coraggio scevri da ingenuità e sbavature. Una particolare menzione al testi di LNV, di una semplicità ed insieme profondità davvero notevoli. Convince pienamente la voce di Zazzo, che possiede risorse senza fine, tra cui una grande forza espressiva "melodica".
Passiamo ora al 12". Ritroviamo subito i Negazione dall'incisivo cantato in inglese, dalla chitarra potente ed originale come poche altre, e dalla sezione ritmica assolutamente portante e determinante nel conferire al suono un amalgama ed una dose di stupefacente energia, che davvero non é prerogativa di molti. Se i primi due bei pezzi, Happiness is not for heroes e House of 1000s lights, sono per gli amanti dell'HC e del metal, pur riscontradovi un assestamento su velocità mai vertiginose, e più vicine all'hard, è l'ultima traccia della facciata A, SUN, a coglierci di sorpresa. Un breve, dolcissimo, solare gioiellino acustico (sola chitarra) che ci culla per pochi minuti, sussurrandoci piano "be prepared... be prepared...."
Difatti, la facciata B è interamente occupata da uno dei momenti più alti raggiunti da un gruppo HC-metal in campo internazionale, la title-track Behind the Door. Se non l'avete già fatto, pompate i bassi ed alzate il volume al massimo, e non abbiate paura... Una porta si apre lentamente cigolando, risuona un eco sinistro: ed un ondata possente di energia si accinge ad investirvi, per annegarvi in sudore, saliva, lacrime, sperma e sangue.... Un convulso bagno purificatore, una cavalcata senza respiro verso l'inferno. Circa 7 minuti di assoluta catarsi, un annullamento totale nelle braccia di sweet-mother-Hard-Core. BTD è l'essenza di ciò che l'HC è stato, è e sarà: te lo senti addosso e dentro come una forza immane che spinge, preme, si dilata, ti prostra, ti accende. E vorresti che questo pezzo non finisse mai, con questa chitarra che erutta fiotti di passione senza confronti né confini (c'é un giro che ti fa mancare il cuore, Tax!), con Zazzo perfetto in un interpretazione agghiacciante e minacciosa. Lo splendido testo concorre senza dubbio a conferire a BTD il rango di capolavoro.
Due dischi di alto livello, da avere a tutti i costi, nell'attesa di poter toccare con mano, con i Negazione sul palco, cosa è la libertà di essere davvero grandi per un gruppo italiano.
(Manuela Barocco)

Metal Shock
Behind/Sempre in bilico
L'EVOLUZIONE CONTINUA
Due prodotti pressochè perfetti per i Negazione.

SI EVOLVONO, continuano a evolversi e sono perlcolosamente vicini alla perfezione . Como abbiamo fatto a registrare questi due vinili in assenza di un batterista fisso lo sanno loro, e comunque indica che I Negazione non hanno nessuna intenzione di fermarsi, magari in preda a crisi di autocommiserazione tutt'altro che rare in altri gruppi (e chi li conosce sa che hanno avuto non poche sfighe nell'ultimo anno). Veniamo alla musica. "Behind the Door" è un mini LP dl quattro brani. SI apre con "Happiness la Not For Heroes", molto trascinante, un po' sulla Iinea di certi episodi di "Little Dreamer" come "My Days". Le sorprese cominciano con "House Of Thousands Lights", dall'apertura con la chitarra ritmica piuttosto funky, e che poi prende velocità, nel classico stile della loro produzione più recente, dando vita a una struttura abbastanza complessa. «SUN» è un breve strumentale acustico che ha per protagonista il solo Tax (alla chitarra, ovviamente). Si chiude in bellezza con "Behind the Door", dall'inizio che quasi ricorda l'Osbourne dei bei tempi (Diary Of A Madman). Brano lungo, potente e articolato, il meno immediato, ma forse li più bello dell'intero EP. "Sempre In Bilico" è invece un singolo di due brani, entrambi in italiano, e presubimilmente destinato soprattutto al mercato peninseulare. Il contenuto potrà anche stupire; "Sempre In Bilico", brano elettro-acustico semplice (anche piuttosto facilino) ma potente, è quanto di più simile ad un potenziale hit i Negazione abbiano mal sfornato. Non è commerciale, ma sicuramente più che' commerciabile, e comunque a me piace molto. "La Nostra Vita è ugualmente bello, e si sviluppa su velocità più sostenute. I Negazione fanno musica con ii cuore e con il cervello, e io ve li consiglio sempre più caldamente.
(Heintz Zaccagnini)

HM
Behind The Door (EP)
(We Bite)
Ritorno in grande stile dei Negazione sul mercato discografico: oltre al singolo di cui parliamo in 'Thrashin" di questo stesso numero, i torinesi pubblicano questo four-tracker dal titolo Behind The Door" che, alla stessa stregua del sette pollici, ma con un suono che si mantiene su un versante più d'impatto, amplia in maniera significativa il loro fronte compositivo/tecnico. I tempi della rabbia incontrollata e straripante sono ormai distanti; smaltita la furia hardcore degli esordi, i Negazione sono oggi una grande rock-band senza limiti di sorta, che utilizza e reinventa il sound pesante asservendolo alle influenze più disparate e all'imprevedibile eclettismo strumentale. In quest'ottica, i quattro brani inseriti nell'EP mostrano una maturità inedita ed un desiderio di rifuggire qualsiasi rigida classificazione: né punk né metal, bensì un concentrato calibratissimo di questi ed altri stil che fanno del quartetto una delle realtà più interessanti del rock nazionale. Si spazia con estrema naturalezza dall'heavy rock di 'Happiness Is Not For Heroes" alla complessità di' "House Of Thousand Lights", che dopo un intro dalle reminiscenze funky evolve in una serie di riffs e stacchi emozionanti; e se "S.U.N.", un breve intermezzo acustico, mostra il lato "romantico" (attenti ad intendere correttamente l'accezione del termine), del gruppo, la title track si tuffa nuovamente nei meandri di uno stile corposo, compatto e melodico allo stesso tempo, trovando nel midtempo rallentato un'arma dagli usi illimitati. Se è vero, come è vero, che la musica difficile da etichettare ha qualcosa in più rispetto alla media, allora i Negazione hanno realizzato un capolavoro di dimensioni smisurate; chi sa apprezzare il rock sincero e non artefatto ne converrà incondizionatamente. Non è più il caso di ricercare all'estero talenti sopra la media, ormai anche in Italia esistono bands "superiori" capaci di dar lustro al nostro circuito: i Negazione sono una di queste, accorgiamocene in tempo, prima che ce lo debbano far notare i tedeschi o gli americani...
(Paolo Piccini)

HM ('Trashin')
Sempre in Bilico 7"
Iniziamo in maniera decisamente esaltante con il quartetto torinese che in tempi recenti ha conosciuto un aumento di popolarità cospicuo, soprattutto fra un pubblico di fede principalmente thrash. Ancora non completamente sopita l'eco del loro fenomenale ultimo LP, "Little Dreamer" (uscito ormai più di un anno fa!), i Negazione tornano su vinile immettendo sul mercato due nuovi lavori in contemporanea: si tratta del twelve inches "Behind The Door", del quale riferiamo in questo stesso numero, nello spazio relativo alle recensioni, e di questo pregevole singolo intitolato "Sempre In Bilico'. L'interesse che la recente produzione del gruppo ha suscitato nel circuito metal italiano ed estero è una delle cose che fanno meglio sperare per il futuro della scena; i Negazione infatti, in particolar modo con questi due ultimi lavori, non rientrano specificatamente nè nella categoria hardcore, né in quella speed metal, e nonostante ciò riescono ad essere eletti da una audience troppo spesso tacciata di scarsa apertura nei confronti di altri generi musicali, fra i migliori gruppi italiani dell'anno (hanno fallito di un soffio l'inclusione nella Top Ten nel nostro scorso referendum). Dunque, nessun timore per la nuova, parziale svolta stilistica dei torinesi; i thrashers, ma anche i metal kids più moderati hann dimostrato di saper apprezzare il talento, anche quando questo si manifesta sotto forme sonore differenti dalla norma, e qui boys, di talento ce c'è davvero tanto. Si tratta di due brani che fanno parte dell'ultimissima produzione del gruppo, e che recuperano l'uso del cantato in italiano, vecchio marchio di fabbrica ai tempi dell'hardcore thrash di "Lo spirito Continua" e sperimentato in chiave meno esasperata in "Little Dreamer" con "Il Giorno Del Sole" e "Serenità Di Un Attimo". La linea sonora dei due brani contenuti nel singolo si riallaccia idealmente proprio alle atmosfere più pacate e ariose dei due ultimi brani citati, cosa che non era difficile intuire, alla luce del nuovo corso dei Negazione, ma tale impronta sonora viene qui perfezionata ed affinata al meglio: la band raggiunge un orizzonte sonoro dai contorni ancor più ampii, ed è una facile profezia prevedere per i quattro un responso tangibile anche in circoli di rock più tradizionale. "Sempre In Bilico", il brano che da il titolo al sette pollici, è probabilmente una delle songs più belle composte dai Negazione: una base di chitarra acustica, che accompagna tutto il brano, fa da contrasto a potenti iniezioni di elettricità innestate su una struttura ritmica quasi anthemica: il tutto supportato da grosse dosi di melodia e dall'inconfondibile voce di Zazzo, un lead singer dalle enormi doti interpretative (i suoi più strenui aficionados possono trovarlo in veste di special guest nel recente LP dei Not Moving). "La Nostra Vita", che occupa la flip-side, è una track più aggressiva e hard che non rinuncia ad un impianto poco indulgente verso eccessi gratuiti, pur mantenendo un suono pesante e frontale. Da sottolineare, infine, una ulteriore progressione a livello tecnico - ma questo ci interessa relativamente - da parte di un band che, probabilmente, non finirà mai di stupirci. Make way for Negazione...

Mucchio Selvaggio
Sempre in biblico (7")
,'Behind The Door (12")
(We Bite)
- Due in contemporanea, e entrambe di altissimo livello, le uscite a 45 giri dei torinesi Negazione, ormai innegabilmente la migliore band di area punk, con i germanici Jingo De Lunch e gli americani Dag Nasty e Social Distortion, oggi in circolazione. Sempre meno hardcore e sempre più hard - un hard innervato di metal nei tre brani cantati in inglese (il quarto è un delicato strumentale acustico) del 12" e di un inedito e irresistibile sixties-pop nei due cantati in italiano del 7" - i Nostri hanno confezionato i due più riusciti vinili della loro carriera. Singoli del mese numero tre e quattro. Il cinque -- strappo alle regole - è la strepitosa sortita solista del chitarrista Tax di cui si dice nella pagina a fianco.
(Eddy Cilìa)

Urlo
Behind/Sempre
Per la serie: 'Due piccioni con una fava". Grandissimo ritorno discografico per i torinesi Negazione, una delle più importanti, se non la più importante in assoluto, formazione di punk hardcore nostrana. Dopo i primi due singoli abbastanza grezzi, ma al passo coi tempi, ii gruppo si fa conoscete magglormente, non solo quindi nel ristretto ambiente torinese, con i primo Lp intitolato "Lo Spirito Continua", violentissimo, tiratissimo e senza respiro. Ouesto brillante esordio viene bissato, ed i risultati risultano senz'altro migiiori, dai più recente Lp Little Dreamer", forse superiore al precedente perché più elaborato e meno istintivo. Questa costante evoluzione ha portato ii gruppo ad incidere questi due lavori che a mio modesto parere possono essere senz'altro considerai l'apice dell'intera produzione. "Behind The Door" è un lavoro sicuramente maturo, che risente anche delle varie esperienze provenienti d'oltreoceano; risulta, come tutti i lavori dei Negazione, particolarmente originale e ben strutturato. Non aspettatevi quindi la solita accozzaglia di urla e rumore lancinante ma una stupenda sintesi di atmosfere punk ed hard rock, per un suono sempre molto teso ma al tempo stesso piacevole all'ascolto. Per tre quarti del disco Incontriamo la solita gnlnta devastaste trasmessa in ogni brano dallo voce di Zazzo, mentre trova posto addirittura un brano come "The Sun", delizioso interludio per sola chitarra acustica. Il disco si mantiene comunque ad alte velocItà, e qualche concessione melodica. Ma le sorprese non sono ancora finite! Il singolo "Sempre in Bilico/Lanostra Vita" ci offre l'ennesimo inaspettato mutamento sonoro dei Negazione. Il primo brano si può considerare a tutti gli effetti come il tratto di unione dei due lavori, passando obbligatoriamente per "The Sun": atmosfere sempre acustiche, ma con in particolare evidenza il cantato grezzo e violento; "La Nostra Vita" invece, cantata in italiano, mostra le sfumature più soffuse e razionali del gruppo: media velocità, tuttavia supportata da una sezione ritmica sempre possente (Marco Mathieu al basso, Elvin Betty - Special Guest - alla batteria), senza dimenticare il formidabile apporto di "Tax" Roberto Farano alla chitarra. Comprare a scatola chiusa. Non ve ne pentirete!
(Fabrizio Dalla Porta)

Mag Of Hate
Behind the door
(We Bite)
These Italian dudes have been around since 1993 and is one of Italy's biggest hardcore bands - although I have a little problem understanding they are a hardcore band. Anyway opener 'Happiness is not for heroes" is a great tune. Melodic in an unmelodic way - if that should tell you anything. It's powerful and fast but it's got no typical hardcore sound. More brutal.
House of 1000s lights" is kinda weird. Fusion-metal-jazz (?) with fast chorus ...... Well, I find it a bit hard to swallow. But the lyric is good. "SUN" ends side A and is quite a cute little acoustic guitar tune. The title track is almost seven minutes long and the start of it is really original and "scary". Then there is a bit messy part but there are some really original chords and stuff thrown in there between the vocal parts. The whole track is rather messy and noisy. For my taste this is fatiguing listening. Sorry dudes.