Little Dreamer

Mucchio Selvaggio
Little Dreamer

(We Bite)
Registrato in Olanda e edito da un'etichetta tedesca alla vigilia di una tournée europea e di una americana, ecco finalmente uscire Littie Dreamer, il secondo 33 giri dei Negazione. Il primo, Lo spirito continua, era stato pubblicato nei Paesi Bassi nel 1986 (l'edizione nostrana, su T.V.O.R., è invece fresca di pressa) e ristampato poco dopo negli Stati Uniti da una succursale della Alternative Tentacles; materiale di questo gruppo ha visto la luce anche in Gran Bretagna ed è stato molto apprezzato da John Peel. Quale altra band italiana può vantare simili credenziali? Il "press book" che esibiscono i Negazione (spiccano in esso recensioni e segnalazioni apparse su Flipside, su Maximum Rock'n'Roli, su N.M.E.) è impressionante e ribadisce, una volta di più, quell'antico detto che afferma che nessuno è profeta in patria. Scandalosamente ignorati finora dalla quasi totalità della stampa italiana cosiddetta "ufficiale", i Negazione si sono costruiti negli ultimi anni, al di fuori dei nostri confini, la fama di hardcore band fra le più notevoli nel variegato panorama punk internazionale. Una fama, a giudicare da quest'album, sicuramente non usurpata.
E un miscuglio esaltante di punk settantasettino, di hardcore, di trash e di metallo quello che vibra nei solchi di Little Dreamer. La tagliente chitarra di Roberto Farano e la roca voce di Guido Sassola si incrociano, si congiungono, si scontrano sul formidabile tappeto ritmico tessuto dal basso di Marco Mathieu e dalla batteria di Fabrizio Fiegi, creando una musica che a dispetto della sua estrema fisicità riesce non di rado ad essere liricissima. Affidandosi, contrariamente alla stragrande maggioranza dei gruppi hardcore, più alla potenza di suono che alla velocità di esecuzione, questi ragazzi torinesi disegnano nove canzoni, quattro almeno delle quali meritano la qualifica di "memorabili": la "title track", innanzitutto, e poi" Ho pianto", Don't Forget" e "Il giorno del sole".
Qualcuno sussurra già che, dopo il prematuro scioglimento degli Husker Du, siano i Negazione i più plausibili pretendenti al titolo di migliore punk band del pianeta. I momenti più felici di Little Dreamer affermano a chiare lettere che potrebbe anche avere ragione.
(Eddy Cilìa)

HM
"Little Dreamer"
Come da loro stessi anticipato in una recente intervista rilasciata ad HM, esce per la We Bite Records il nuovo long playing dei torinesi Negazione, storico outfit del panorama HC italiano, seconda prova sulla lunga distanza dopo l'acclamatissimo "Lo Spirito Continua" del 1986. Con "Little Dreamer" i Negazione hanno operato un processo di diversificazione della propria attitudine sonora, operando all'interno di uno stile che "disciplina' in un certo senso la propria straripante energia, pur conservando il primitivo impatto sonoro; del resto anche a livello compositivo si notano in alcuni casi delle differenze rispetto ai precedenti lavori, che tuttavia non intaccano in maniera consistente quello che e' il trademark dello stile del gruppo che continua ad essere inconfondibile. Ad uno ascolto superficiale, "Little Dreamer' denota adesioni a sonorita' heavy metal piu' nette che in passato, ma in realta' ad un'analisi piu' attenta si scopre che i Negazione non sono certamente diventati una crossover band, e che situazioni metal si limitano al puro aspetto esteriore; in effetti la struttura dei brani continua a mantenersi su un versante che rifugge rigide catalogazioni ed etichette precise. Dei nove brani che compongono l'album i migliori sono forse la sofferta "Love & Blood Will Come", dotata di una splendida ed enfatica introduzione sulla scia di alcune songs degli Shattered Faith (vedi "Trilogy"), e la tipica "Il giorno del sole", un brano che ricerca la progressivita' degli Husker Du di "Zen Arcade" e "Metal Circus" e che si risolve in una composizione moderatamente speed e supportata da chitarre acustiche realmente accattivanti, testmonianza evidente di come i Negazione stiano cercando vie alternative ai classici tre accordi hardcore, progredendo in una direzione che forze non verra' condivisa appieno dai die-hard thrash fans, ma che al tempo stesso li riconferma come band di primo piano al livello europeo. "Little Dreamer" e' distribuito in esclusiva per l'Italia dalla TVOR on Vynyl, il cui indirizzo e': Stefano Valli, C.P. 804, Como 5, 22100 Como.
(Paolo Piccini)

Rockerilla
"Littie dreamer" (We Bite Records)
Recensire un disco dei Negazione per il pubblico di «Into your flesh» è come recensire l'album dei Pooh per Ciao 2001.
Oramai sono il gruppo italiano del nostro genere più conosciuto insieme ai sempre grandi Raw Power, e non a torto (e i loro shows ne sono le prove pù lampanti). Questo Ip esce per l'etichetta tedesca "We bite" e si pone subito all'attenzione per l'ottima grafica, che si riparte la lode tra idea ed esecuzione in parti uguali. L'album, registrato in Olanda, contiene nove pezzi: il risultato della registrazione buono, anche se mantiene una certa cupezza di fondo forse non desiderata.
Le canzoni sono cantate per la maggior parte in inglese. Gli elementi dominanti sono, come al solito, la chitarra di Tax e la voce, sempre più aggressiva, di Zazzo. Tax modula bene il volume della sua chitarra distribuendo ora riffs potenti e rozzi, ora riffs sommessi o melodici in attesa di esplodere supportati da Fabrizio e Marco.
I pezzi variano ritmicamente tutti, anche se non scendono mai sotto un livello "tambureggiante" e trascinante - se escludiamo la finale "Serenità di un attimo" che è assolutamente estranea al resto del disco -. I pezzi che mi piacciono di più sono "Il giorno dei sole", (veramente bellissima e magnetica), "Ho pianto" e la title-track. Le altre songs sono sì belle, ma se paragonate al livello dei Negazione sono solo belle: dai Negazione mi aspettavo canzoni con "un qualcosa di più" perché a mio avviso esse sono un poco lineari nella loro struttura compositiva, pur contenendo un certo numero di cambi di ritmo.
Il disco, comunque, si mantiene su livelli più che buoni e si fa apprezzare sia per le sue parti furiose, che si apprezzeranno di più dal vivo, e soprattutto nei pezzi più ragionati e pesanti.
Album molto buono ma non stupendo, almeno a mio avviso.
(Massimo Giannini)

Metal Shock
Litttle Dreamer

Intelligente, bello, elegiaco:
tutto questo è ii 33 dei Negazione

I Negazione hanno rapidamente trovato un sostituto al batterista Fabrizio Fiegi, e cosi sono riusciti a salvare (in corner) la tournée europea che promuoverà questo 'Little Dreamer". Al solito: prodotto senza ombra di dubbio valido a livello internazionale, a dimostrare che, almeno in campo hardcore, non siamo certo il terzo mondo del rock ... forse perché questo genere ha avuto il buon senso di schivare i classici canali commerciali delle solite case discografiche ed agenzie promozionali che a quel che sento dalle nostre parti pullulano di volponi e speculatori più che altrove ... Ma veniamo al disco: io non ho i quattro pipistrelli facili, ma "Little Dreamer" se li merita tutti, a pianissimo merito. "Ho pianto" spazza via dalle vostre orecchie tutto il pattume thrash che circola abitualmente, e vi prepara al resto di un disco che oltre ad essere musicalmente ottimo sfoggia testi, oltre che intelligenti, belli nel senso più compiuto della parola. E sono convinto che voi che leggete e che ascoltate thrash e hardcore ai testi belli non ci siete più abituati, vero? Potrete dunque apprezzare l'hardcore elegiaco dei Negazione (sissignori, avete letto "elegiaco": per una più completa comprensione del termine consiglio l'uso dell'intramontabile Zingarelli), almeno per quanto riguarda le liriche. O che un gruppo hardcore dovrebbe scrivere pezzi come "Serenità di un attimo"? E perché no? "Il giorno del sole", incredibile brano di "hardcore acustico", si ripresenta come una canzone memorabile. Altro che MOD. Altra dimostrazione che l'hardcore non é una possibilità bruciata, né un vicolo cieco a senso unico verso il fondo. Spero che i Negazione continuino così. E se poi vi basta scuotervi, per voi ci sono "Don't forget", "My days", "I'll do it tonite" ... più che sufficienti allo scopo, ve lo garantisco! Si tratta di un disco da ascoltare senz'altro, e se siete particolarmente interessati a questo genere di musica, "an essential buy".
(Heintz Zaccagnini)

Ciao 2001
'Little Dreamer"
(We Bite Records/Distribuzione T.V.O.R.)
I Negazione fanno parte di quella piccola schiera di band italiane che sono state capaci di guadagnarsi un seguito ben oltre i confini nazionali: hanno venduto più di cinquemila copie del loro primo album, "Lo spirito continua" stampato anche in America dalla Mordam, consociata della Alternative Tentacles dei Dead Kennedys, tenuto un gran numero di concerti in giro per I 'Europa ed ora fanno uscire questo "Little Dreamer", seconda prova a 33 giri più matura e curata, dal lato compositivo, della precedente. Registrato in Olanda per la tedesca We Bite Records, il disco non perde però nulla sotto il profilo della potenza di suono, decisamente devastante: un'esplosione di decibel che colpisce dritto allo stomaco e la botta può far sanguinare le orecchie, se le avete delicate, del resto stiamo parlando di Hard-Core Punk, mica di messe cantate. Musica selvaggia e liberatoria, distorta, nerosa. Tempi tesi e veloci che improvvisamente rallentano per poi riesplodere, una chitarra che strappa le viscere, testi urlati a pieni polmoni dalla voce roca di Guido Sassola, una voce non certo ben educata ma piena di tutta l'asprezza della sincerità. Da citare come gli episodi più incisivi dell'intero album, la title-track, oltre a "II giorno del sole", "Ho pianto", "My Days". insieme alla vera sorpresa: "Serenità di un attimo", brano acustico e delicato dove la voce di Guido non urla più ma semplicemente "parla" il bellissimo testo. E proprio i testi meriterebbero un discorso a parte, per l'inquietudine bruciante che li pervade, espressione di un'urgenza vitale che raggiunge momenti di grande intensità e bellezza. Tutti, tranne "Serenità di un attimo", che è di Sassola, scritti dal bassista Marco Mathieu e tutti riportati all'interno della copertina, insieme ad alcune foto "on stage" della band, che è composta oltre che da Sassola e Mathieu, dal chitarrista Roberto Farano che firma le musiche e dal batterista Fabrizio Fiegl.
(Federico Fiume)

Rockstar Gennaio 89
"Little Dreamer"
(We Bite)
Condannati, come Pixies e Throwing Muses, all'emigrazione discografica, i Negazione han dovuto questa volta ricorrere all'appoggio di un'etichetta tedesca (era olandese quella del primo 33 giri: LO SPIRITO CONTINUA) per poter consolidare la propria fama, che li vuole - insieme a Cheetah Chrome Motherfuckers e Raw Power - esponenti di primo piano della scena hardcore nazionale. Paradossalmente, infatti, il successo del quartetto torinese è più facilmente misurabile all'estero di quanto lo sia in patria, tant'è vero che mentre leggerete queste note si sarà da poco concluso un lungo tour continentale che ha attraversato almeno sei paesi e il gruppo sarà in procinto d'intraprendere la prima avventura oltreoceano. LITTLE DREAMER si presenta, rispetto al suo predecessore, ricco di una maggior varietà di modi espressivi, che oscillano dall'estremo della conclusiva ballata acustica a quello degli insistiti ammiccamenti "metal'' caratteristici dell'hardcore contemporaneo. Generalmente è proprio quando viene giocata la carta dell'eclettismo che i nodi vengono al pettine, poiché destreggiandosi in mezzo alla molteplicità dei linguaggi è assai più arduo che rifugiarsi nel rigore stilistico. I Negazione, però, anziché sbandare, filano diritti per la propria strada con ammirevole convinzione: consideriamoli pure all'avanguardia dell'hardcore europeo, non corriamo davvero il rischio di sbagliare!
(Alberto Campo)

METAL FORCES
Little Dreamer
Wow! Negazione discover meldy! "Little Dreamer" shows the best known italian hardcore band becoming more cross over oriented with less of the messiness of the "Condannati" EP, the only other Negazione release I have in my possession. The musicianship seems to have improved immensely but the main gripe is that the songwriting is still messy and the vocals are still naif, albeit a bit slower. But all the same Negazione have tightened up considerably and the music is no longer with the emphasis on monotone break-neck speed, and an overall maturity is present that was not before. There's a lot of potential in this release, but still enough to reccomend them highly to you.
(Carl Williams)

Metal Warriors Germany
"Little Dreamer"
I'm sure all punx and hardcore freaks will be happy like little children on X-mas when they hear about the release of the second full length album of the italian cult band Negazione! Little Dreamer was recorded in Eindhoven, Holland and contains 9 tracks. Most of you will know that in former time Negazione used to sing only italian lyrics, but this time 6 of the songs are in english. The album starts with "Ho pianto", a typical Negazione track in the style of the precedent LP "Lo Spirito Continua". Partly it's very confused and hectic but on the other side you can also find some very different stuff like "Serenità di un attimo" wich sounds like Negazione goes Adriano Celentano (with sound of the surfing sea and sea-gulls in the background). I like it; it's very original and the band knows how to relax their extreme sound. "I'll do it tonite" which starts slow and then turns into a powergrenade is one of my favorite songs on the album. The title-track is about keeping the child, we all got inside, alive and the others "My Days", "Death is Around", "Love and Blood will Come" or "Don't Forget" are just great. "Il Giorno del Sole" is again a very special song, no hardcore, but pure Negazione - fantastic! Now I stop writing, cause words cannot describe the typical Negazione feeling. You have to hear it on your own. I'm sure Negazione will expand their cult-status with this album a lot.
(Chuck)