Tutti Pazzi 1983-1992

Blow up Sett. 2002

Definire i Negazione semplicemente una hard core band - tra le prime hardcore band italiane, tra quelle che per il loro suono crudo, veloce e sofferto sono state prese a parametro perfino dai giornalisti americani - è comunque riduttivo. I Negazione erano qualcosa di speciale, qualcosa di profondamente soggettivo. Erano ii disagio, un grido d'aiuto, erano occhi gonfi e tonsille arrossate, un 'sorriso amaro' e tanta voglia di vivere. L'irrequietezza esistenziale di Straight & Rebel, gli annichilenti diciott'anni rappresentati in Niente sono ancora ferite sanguinanti che il tempo non potrà mai coagulare. Dietro la loro rabbia cieca era sempre accesa una speranza tanto che lungo i solchi de Lo Spirito Continua e li Giorno Del Sole era passibile intravedere la fine del tunnel. Oggi forse diremmo che i Negazione erano una emo-core band ante-litteram, che scavava dentro e non aveva paura di esporre i propri sentimenti senza nascondersi in facili slogan fottilsistema. L'unica colpa è stata quella di essere durati troppa a lungo. Nell'ultimo periodo infatti il gruppo torinese andavo mano a mano scaricandosi: dove il cuore ancora poteva arrivare non arrivava più una proposto musicale ormai compromessa. "Tutti Pazzi 1983- 1992" riassume l'intera storia a ritroso, partendo cioè dalla fine per concludere con i fulminanti esordi. Le compilation commemorative lasciano quasi sempre un pò di rammarico e tristezza e invece "non c'è tempo per fermarsi, non c'è tempo per piangere".
(10) ai Negazione per essere esistiti.
Fabio Polvani

Jam Luglio-Agosto 2002

Viaggio a ritroso nel tempo per una delle band fondamentali del rock italiano. Si parte dalla fine, dalle evoluzioni confusionarie di 100%, da quelle canzoni che oggi come oggi vanno riconosciute come il segno di una crisi nel gruppo, di un difficile momento di cambiamento, che poi ha portato alla separazione, ma che ha dato lo spunto a gente come Fluxus, Marlene Kuntz, Afterhours e Ritmo Tribale per un rock duro italiano, originale e politico. La vera sorpresa è riascoltare la rabbia compressa e disperata dei pezzi da Niente fino a Tutti pazzi, ovvero di quell'hardcore disperato e intenso, in cui la voce devastata di Zazzo raccontava l'emarginazione e lo schifo denso della vita adolescente punk degli anni Ottanta, di quelli che non accettavano l'omologazione, degli emarginati e dell'arrivo dell'eroina a sedare le menti in rivolta. Quelli sono pezzi ancora oggi inarrivabili, capaci di spazzare via tutta la spazzatura che oggi in Italia viene etichettata come punk: rock politico, urlato e veramente incazzato, capace di smuovere. Oggi gli unici che sono stati in grado di raccogliere l'eredità di quella rabbia lucida e disperata sono i Fluxus, da sempre fieramente indipendenti nell'incarnare la continuità di uno spirito che i Negazione hanno fatto nascere, ma che pochi hanno saputo seguire: non a caso Marco (basso) e Tax (chitarre) hanno militato per un certo periodo nella band torinese.
Voto: 7/8
Perché: riporta alla memoria un momento storico del rock italiano, un momento di svolta, colto da pochi, purtroppo.
Barnaba Ponchielli

Late for the sky Luglio 2002

Una bellissima storia, tutta italiana, di musica e di verità, un sogno importato con le urla cupe e disperate dell'hardcore newyorkese e vissuto fino in fondo, in un universo velocissimo di feroce pogo senza (con)fine.
Oltre il punk, oltre il "no future", una voce dolce e disperata della coscienza divenuta, a suo modo, collettiva, fermata adesso, a distanza, in uno splendido documento musicale retrospettivo, pieno di quella nostalgia che non disturba. Una fonte zampillante di musica indie viscerale, per chi non li ha "vissuti" in diretta.
Dischord label lovers.
PJ

Metal Hammer Luglio 2002

Ritorna a campeggiare fiero e indomito lo storico monicker Negazione, a dieci anni di distanza dallo scioglimento dell'impetuosa hardcore bond torinese, tra le più celebrate a livello internazionale e che molti metal kids ricorderanno come l'opening act di un famoso monsters Of Rack nel settembre '91 che, con AC/DC e Metallica, in quella torrida estate fece affluire quasi 50mila persone. Altri tempi. Altre circostanze. E tutt'altra qualità di gruppi. Un ragionamento che calza a pennello anche e soprattutto per i Negazione, un bond che é stata davvero speciale, una scheggia impazzita che colpiva per lacerare, una realtà musicale di quei tempi che esorcizzava brutalmente tutto lo propria rabbia e il suo stato di disagio. I Negazione alfieri di una scena hardcore italiana realmente eversiva ed innovativa, copiata anche all'estero vista poi la notorietà di cui godevano gruppi come Indigesti, Wretched, Kina, Raw Power, CCM o gli stessi Negazione, tanto per citarne alcuni. Adesso, per la gioia specialmente di chi, o per ragioni d'anagrafe o per semplici circostanze, non ha mai saggiato le abrasive virtù del four-piece piemontese pur essendo intenzionato a farlo, viene pubblicata questa imperdibile collezione monografica che racchiude il meglio del meglio marchiato Negazione, che prende il nome dal brano forse più famoso de i torinesi, "Tutti Pazzi". Dai brani cardine di albums quali "Lo Spirito Continua", "Little Dreamer", "100%" alle ruvide tracce contenute nei pionieristici 7", dallo split-demo autoprodotto "Mucchio Selvaggio" alle inedite "Giochi nel Vento" e "Todos Locos", realizzate nel 92 qualche mese prima dello scioglimento della band. A render ancora più invitante la raccolta, il pregio che i brani sono stati tutti rimasterizzati. E perché allora non procurarsi un pezzo di storia dell'hardcore tricolore?
Alex Ventriglia

Metal Shock 22 Luglio 2002

Se la memoria non mi inganna questo che ho sottomano non è il primo Greatest Hits dei Negazione che é stato pubblicato, ma in fin dei conti fa sempre piacere riascoltarsi pezzi come "Back to my friends", "Parole", "Brucia di vita". Per chi non conoscesse la band in questione, stiamo parlando della storia dell'hardcore italiano con la "S" maiuscola: questo cd riassume splendidamente i nove anni di onorata carriera in cui i Negazione hanno fatto pogare e sognare i punk-hardcorers di tutta Italia e gettato le basi per una miriade di gruppi che ancora oggi li considerano un grande punto di riferimento. Passionali e carichi di incontenibile adrenalina anche nei momenti più emozionali, é incredibile come i Negazione suonino ancora così attuali e potenti. Se non avete mai avuto modo di scoprire questa band siete ancora in tempo per una bella infarinatura generale di sano HC made in Italy.
(dj)

Mucchio Selvaggio 16-22/07/2002

Separatisi nel 1992 dopo circa nove anni di frenetica attività in Italia e all'estero, i Negazione sono stati i massimi esponenti - assieme a Raw Power e Indigesti - deil'hardcore nostrano degli anni '80. Una realtà inconfutabile che giustifica ampiamente, in occasione del decennale dello scioglimento, l'assemblaggio di questa eccellente raccolta: ben ventitre brani che coprono l'intera carriera dell'ensemble torinese, a partire dal nastro d'esordio del 1984 (intitolato Il Mucchio Selvaggio) per arrivare a due inediti del 1992, passando attraverso i primi 7"EP rigorosamente autoprodotti (Tutti pazzi, Condannati a morte nel vostro quieto vivere) e i brillantissimi album Lo spirito continua, Little Dreamer e 100%.
Più "best of" con la funzione di illustrare al pubblico giovane il valore e l'importanza della band (anche grazie al prezzo di 15 euro e mezzo) che non operazione per nostalgici e collezionisti, Tuttipazzi è dunque una nitida fotografia di un percorso abbastanza singolare, prima legato agli schemi dell'hardcore punk più convulso e lancinante con testi in italiano e gradualmente approdato a un rock'n'roll estremo cantato per lo più in inglese. Un percorso all'insegna della passione e del desiderio di andare sempre in qualche modo avanti che Zazzo, Marco e Tax (al fianco dei quali si sono avvicendati nove batteristi: forse, un record) hanno compiuto senza risparmiarsi e mettendo in luce notevoli qualità in sede compositiva e interpretativa, dando vita a un suono che ancora oggi, nonostante la tanta (troppa) acqua passata sotto i ponti, rimane di grande impatto.
Un gruppo assolutamente da conoscere e un album che ogni estimatore del punk (nel senso meno riduttivo del termine) non dovrebbe farsi sfuggire.
Federico Guglielmi

Musica! di Repubblica 19/09/02

A distanza di dieci anni dall'epilogo della vicenda, ci si ricorda dei Negazione. Offre lo spunto un'antologia che raduna il meglio di ciò che il quartetto produsse fra il 1983 e il 1992. E si tratta di un tassello fondamentale nel complesso mosaico del punk nazionale. Più che tutto per il modo n cui la banda torinese - Tax, Marco, Zazzo e vari batteristi, fra cui anche Neffa - seppe aprire un canale di comunicazione fra il sottobosco hardcore e la fortezza metal. Non a caso, appena prima di separarsi, i Negazione furono nell'estate 1991 sul palco gigantesco del Monsters Of Rock di Bologna, insieme a Metallica e AC/DC. Ben più angusti i luoghi in cui avevano fatto gavetta: centri sociali e minuscoli club, in Italia e all'estero. Dove cioè cuore fa rima con furore. E si sente. Nelle canzoni che scorrono qui retrospettivamente. I classici che in concerto sobillavano il pubblico: Brucia di vita, Sempre in bilico. Il giorno del sole, Lo spirito continua e Tutti pazzi, che intitola l'intera raccolta. Di contorno, un paio di inediti: Giochi nel vento dal vivo e un esercizio di copia-e-incolla chiamato Todos locos. Giusto per ribadire il concetto.
Alberto Campo

Punkforfun

Mi trovo tra le mani questo album che raccoglie tutte le migliori canzoni dei Negazione della loro carriera (dal 1983 al 1992). Niente è meglio che questa compilation per conoscere la storica band hardcore italiana. 23 sono i brani raccolti che vanno dalle ultime evoluzioni della band (per interderci un punk metal abbastanza strano) alle prime songs scritte che raccolgono la vera e propria potenza hc della band. Coloro che sono interessati ad avere un' idea di chi siano stati i Negazione questo è l'album che fa per voi! Uscito per V2 e distribuito dalla Sony è reperibile in tutti i migliori negozi di dischi. Tra i migliori brani vi cito: "It's Hard", "Tutti Pazzi", "Omicida 357 Magnum", "Niente". Loro non si sono mai fermati di fronte ad ogni difficoltà ed infatti hanno pubblicato 10 anni dopo il loro scioglimeto questa fantastica raccolta che ogni punkers deve avere, ma soprattutto deve rispettare, perché questa è storia ragazzi! Da non perdere! Nulla da aggiungere!
(a cura di Marco)

Punkitaliano

Dopo 20 anni dalla nascita e a 10 dalla loro ultima esibizione eccoli tornare, purtroppo è solo, si fa per dire, una raccolta... di ben 23 capolavori della band piu' storica in assoluto della scena punk hc italiana. Per chi non conoscesse questa band mettiamola così i Negazione solo la band italiana che ha segnato la storia dell'hc non solo per l'Italia, ma per tutto il mondo soprattutto per gli Usa dove sono riusciti anche ad entrare nelle classifiche. I Negazione sono ormai storia, la loro scelta di sciogliersi nel momento di maggior successo è stata poco gradita dai tanti fans... comunque posso dirvi qualcosa di piu' sulla band, hanno suonato ad un festival metal con AC/DC & METALLICA... e loro non centravano proprio nulla con il metal, ma la loro fama in italia era ad un buon livello. La band italiana ha sempre avuto cantante, chitarrista & bassista stabili, mentre ha cambiato diversi batteristi, tanto per dirvi un aneddoto, nell'89 il loro batterista era un certo Jeff che negli anni 90 abbandonati i Negazione decise di darsi all'Hip Hop cambianto il suo nome da Jeff a Neffa... si si proprio il Neffa che ultimamente canta "io e a mia signorina stiamo bene insieme...". Quindi a parte la storia in questo cd ci sono raccolti live, inediti e pezzi tra i più conosciuti della band, quali "Brucia di Vita", "Sempre in bilico" "Lo spirito continua" "Un amaro sorriso" e i pezzi in inglese che come "Back to my friends" "It's Hard" e tanti altri. In tutto 23 canzoni per ricordare una band storica, assolutamente da comprare e da avere. Tra l'altro è prodotto da una major la V2, la stessa che collabora con l'Ammonia e i costi dei cd di questa major non sono elevati, con 15 euro o poco piu' vi accaparrate un pezzo di storia, ne vale la pena!
Punkyz

Raro Luglio Agosto 2002

Ma il pezzo forte delle novità della V2 é senza dubbio il "best" di uno dei gruppi storici del punk tricolore, i Negazione, i cui proclami rivivono oggi in Tutti Pazzi (V2/Sony Music VVR1020532). L'urlo di battaglia di Zazzo prende corpo ancora una volta tra le pieghe di un album che ripercorre l'attività dei Negazione dal 1983 al 1992, periodo in cui la band piemontese costruiva, pietra dopo pietra, la propria via verso la gloria. Sempre in bilico, Lo spirito continua, la stessa Tutti pazzi, Little Dreamer, Lei ha bisogno di qualcuno che la guardi, Incubo di morte, Noi, Cannibale, provocano reminiscenze nostalgiche che fino ad oggi nessuno aveva avuto l'intuizione di riportare in vita; un regalo per una formazione che più di una volta è risultata scomoda e su tale posizione ha cominciato a graffiare maggiormente. Ventitré brani che non mancheranno di raccontarvi come una realtà italiana emersa dalle nebbie di Torino si è gettata alla conquista dell'Europa, riuscendo spesso nell'intento e poi si è spenta tra i fumi delle incomprensioni personali il 19 luglio del 1992. Oltre ai brani più famosi Tuttpazzi contiene anche due inediti (del 1992) e per chi si avvicinasse per la prima volta alla band (in cui è militato anche Neffa nelle vesti di batterista) e volesse saperne di più, consigliamo un giro sul loro sito: www.negazione.com.

Rockerilla Sett. 2002

Vent'anni fa quando il punk e l'hardcore erano stili di vita realmente antagonisti e non solo dei semplici generi musicali, anche in Italia si assistette all'esplosione di una scena vitale, varia ed articolata. Tra i nomi di punta di quel periodo, i Negazione di Torino sono stati la formazione che - assieme a Raw Power e Kina - ha reso celebre l'hardcore italiano nel mondo.
A dieci anni dalla fine di quella "grande avventura di libertà", questa raccolta giunge a rinverdire i fasti e le gesta del gruppo di Zazzo, Tax e Marco Mathieu.
"Tutti Pazzi 1983-1992" taglia trasversalmente il percorso artistico della storica band torinese. Contiene, infatti, ampi squarci sui tre studio-album "Lo Spirito Continua" ('86), "Little Dreamer" ('88), e "100%" ('90), ma anche episodi tratti da EP e singoli fortunati - ed oggi introvabili - come "Behind The Door", "Condannati A Morte Nel Vostro Quieto Vivere" ed appunto "Tutti Pazzi".
La vera chicca é comunque rappresentata da "Omicida 357 Magnum", un brano tratto dalla primissima produzione della band, la cassetta-split "Mucchio Selvaggio" ('84) condivisa con i Declino. Una grezza gemma che ci mostra una formazione ancora acerva, ma già in possesso di quelle caratteristiche di velocità, potenza e desiderio di comunicare che la renderanno un culto in tutta Europa.
Che si condivida o meno l'estetica hardcore, i Negazione sono stati uno dei più importanti gruppi italiani degli ultimi vent'anni. Ascoltare le canzoni contenute in "Tutti Pazzi" é come riaprire un libro di storia, le cui pagine sono ancora intatte nonostante l'inesorabile scorrere del tempo.
Roberto Calabrò

Rock Hard Luglio Agosto 2002

I Negazione non hanno solo segnato una pagina storica dell'hardcore italiano, ma sono stati a buon diritto una delle poche formazioni, l'altra é quella dei Raw Power, ad essere stata accettata e riconosciuta a livello internazionale. Usciti in pieno fermento del movimento hardcore, i Negazione univano uno spirito pugnace e testi dal chiaro impegno sociale ad una ruvida carica, un po' ingenua se riascoltata con le orecchie di oggi, ma sicuramente efficace. La loro storia si dispiega nella fertile Torino, attivissima nella scena hardcore e metal negli Anni 80, avendo come base il mitico locale Hiroshima, una specie di CBGB'S dove si raccoglieva la scena indipendente nei week-end musicali. Il disco comincia la storia a ritroso, dall'ultimo pezzo composto, "Giochi Nel Vento", ormai dieci anni fa, e va giù giù passando per le mutazioni dall'inglese all'italiano ("It's Hard"
"Back To My Friends", "Little Dreamer") per trovare una formula con cui fare accettare più facilmente il prorio messaggio. Se il gruppo é noto per la ruvida scorza militante che si é costruito negli anni, non vanno tralasciate le indubbie capacità melodiche, che ben si incastravano in un tessuto tagliente. I Negazione hanno vissuto con fierezza quella voglia di andare oltre le convenzioni, di rompere il muro dell'indifferenza ed i loro testi pregni di uno spirito epico ed eroico ("Sempre in Bilico", "Lo Spirito Continua", "Un Amaro Sorriso") hanno fatto breccia. Non dimentichiamo neanche le loro tentazioni più metal che non poterono non risentire della montante onda thrash di inizio Anni 80 ("Love And Blood Will Come", "Straight And Rebel") fino al loro inno, degna conclusione di ogni concerto con la gente che si buttava sul palco a cantare in coro "Tutti Pazzi".
Negazione é un pezzo di storia del rock, non solo italiano. Rispetto.
Stefano Buso

Rockit 07 07 2002

La prima e ultima volta che assistetti a un concerto dei Negazione fu durante il 'Monsters of Rock' del 1991 quando aprirono per AC/DC e Metallica. Capii subito che l'anagrafe mi aveva giocato un brutto tiro e mi aveva fatto perdere qualcosa di veramente esaltante: la stagione dell'hardcore italiano. Quando recuperai i dischi dei vari Raw Power, CCM, Indigesti, Kina mi si aprì un mondo fatto di rabbia, sudore, passione che potevo contemplare solo con lo sguardo nostalgico di chi era arrivato tardi. Francamente non so quale visione del punk possono avere gli adolescenti del 2002, abituati a vedere i loro idoli su MTV e a sfoggiare creste colorate a scuola. Probabilmente il pregio maggiore di questa raccolta è proprio quello di portare a loro conoscenza una musica che si fondava su presupposti completamente diversi, nonché una scena ormai preistorica nella quale il motto dominate era "Punk is attitude, not fashon". Per i Negazione le parole erano estremamente significative e precise; il loro nome in primis era lo sputo i faccia a un mondo di pazzi impegnati solamente a conservarsi una casa e un lavoro. Il loro hardcore era veramente una musica fiera e devastante, ma non solo. I loro testi erano anche incredibilmente poetici, non lirici come quelli degli Husker Du, ma capaci di distillare tutto l'odio provato nei confronti di una società ostile in versi a dir poco memorabili: "Forse stiamo sbagliando, ma chi sarà mai l'eroe del giusto?" canta Zazzo in "Un amaro sorriso". Un altro pregio di questa raccolta è quello di sintetizzare una carriera encomiabile fatta di tour all'estero e autoproduzioni. I primi anni del gruppo sono dedicati a esprimere il punk più virulento possibile e sono rappresentati al meglio da classici quali "Tutti pazzi" e "Noi". Col passare del tempo la musica si fa più accessibile e gli estratti dall'ultimo album "100%" suonano molto vicini al punk-grunge melodico dei Bad Religion. Tutto sommato il loro album migliore (e quello che consiglierei a chi volesse approfondire la loro conoscenza) risulta essere "Lo spirito continua", dal quale sono estratti la poetica "Lei ha bisogno di qualcuno che la guardi", la trascinante "Straight and rebel" e la lancinante "Niente", brani capaci di coniugare sparate ipercinetiche con strutture articolate e liriche evocative. Musica d'altri tempi, sicuramente. E del resto significativo che manchi all'appello "Dritto contro un muro", uno dei miei pezzi preferiti in assoluto. Dopo tutto versi come "sto sbattendo la mia testa contro un muro, ma è meglio che riempirla di merda" sono ancora irriconducibili a un qualsiasi marketing plan.
Massimiliano Osini

Rockol 19 Luglio 2002

Il 19 luglio 1992 dava l'addio alle scene una delle band storiche del punk hard core italiano, Negazione. Dieci anni più tardi, la V2 pubblica un disco contenente i migliori brani scritti da Zazzo, Marco e Tax dal 1983 al 1992. "Tutti pazzi" raccoglie ventitré brani, di cui due sono gli inediti ("Giochi nel vento" e "Todos locos").

Rock Sound Luglio Agosto 2002

E' inevitabile farsi cogliere da un pizzico di nostalgia ascoltando questa raccolta dei Negazione, un CD che raccoglie, finalmente verrebbe da pensare, il meglio della loro discografia. In alcuni momenti e con un pa' di fantasia, sembra veramente di trovarsi ancora in loro compagnia, distrutti sotto a un palco o con un quarantacinque giri sul piatto. Furono un gruppo memorabile i Negazione, una delle espressioni più alte raggiunte dalI'hardcore italiano, fieri e indipendenti, capaci di bordate
violentissime 'Tuttipazzi", "Omicida 357 Magnum") e di insospettabili aperture melodiche ('Il giorno del sole", "Sempre in bilico"). Per chi ha vissuto questa storia in parallelo, sarà ben difficile essere parziale, non farsi trascinare nel loro vortice ancora una volta, pensare a quante cose sono cambiate, spesso in peggio. Come per moltissimi altri, i Negazione hanno rappresentato la mia giovinezza, con una colonna sonora dura e spietata ma ricca di sfumature e umori. Questa recensione è il mio modo per dire grazie...
STEFANO GILARDINO

Rumore Giugno 2002

A vent'anni dalla formazione e dieci dallo scioglimento esce una cronaca appassionata e completa di quello che i Negazione sono stati ed hanno rappresentato. Tutti Pazzi 1983-1993 (V2): ventitré brani in tutto ordinati dal più vicino al più lontano che ci danno il brivido di ripercorrere la straordinaria crescita e l'avvincente progressione di una leggenda dell'hardcore internazionale. Da Tutti pazzi avanti veloce fino a Brucia di vita per concludere (o meglio, aprire) con l'inedita dal vivo Giochi nel vento, registrata nel 1992 poco prima dello scioglimento. C'è materiale dal 7"/l2" Behind The Door/Sempre in bilico, tre pezzi che rappresentarono le prime registrazioni fuori dall'Italia (poi inclusi nel 7" Condannati a morte nel nostro quieto vivere: Incubo di morte, Noi, Cannibale) e Omicida 357 Magnum dallo split tape Mucchio Selvaggio. E' difficile trattenere la retorica così come cercare di fermare i battiti sovreccitati del cuore, ma davanti a qualcosa del genere è impossibile non emozionarsi. Uno sguardo furioso, creativo e pieno di coraggio e forza sull'hardcore degli anni '80, con in più il sottile orgoglio di sentire quelle parole urlate, ancora una volta, in italiano: ricorda con rabbia.
Teo Segale

Tribe Luglio 2002

A dieci anni esatti dal loro scioglimento i Negazione tornano con una raccolta che racchiude il decennio produttivo, quello che va appunto dall'83 al '92. I Negazione fanno indubbiamente parte della storia dell'
hardcore italiano e hanno svolto un ruolo ispiratore per decine di altre band nate in quel periodo. Rappresentavano la propaggine estrema dell'hardcore, quando all'estero c'erano gli Agnostic Front e i Jello Biafra. Oltre che per festeggiare e ricordare dieci anni di onorata attività, lo scopo è quello di rivendicare le radici del punk tradizionale a dispetto delle nuove leve, Blink 82 e Green Day su tutti, colpevoli di aver snaturato il punk, di averlo reso un genere ai limiti del commerciale. Ventitre tracce, tra cui diversi inediti e brani incisi dal vivo.
Al.Nod.

Tutto Luglio 2002

A dieci anni dallo scioglimento, un cd raccoglie tutto il meglio dei Negazione.

La track list procede a ritroso e dall'ultimo, levigato 100% passa alle urla disperse e autoprodotte dei primi Anni 80, quando i Negazione erano tra i pionieri dell'hardcore italiano. Si riascoltano i pochi titoli in inglese di fine carriera e le canzoni più complesse, come Brucia di vita, Il giorno del sole o la splendida Sempre in bilico. Accanto a queste non mancano Lo spirito continua, Noi e le altre minacce nichiliste dei loro esordi. La title-track è un vecchio inno, una di quelle tracce urgenti e definitive che solo l'hardcore di razza sa produrre. Qui ne propongono un remix ancora più basico, Todos locos. Etichetta estera, buona stampa, un palco da supporter al Monsters of Rock: i Negazione hanno chiuso appena prima di cambiare marcia e passare dallo stato di cult band a qualcosa di più. Fabrizio, il batterista, ha raggiunto poi il successo per tutt'altro genere, sotto il nome di Neffa. Meglio chiudere da Negazione che insistere da Litfiba.
Jacopo Ghilardotti