Il Giorno del Sole è vicino

Negazione Il giorno del sole

“IL GIORNO DEL SOLE” 2012 Libro+CD Shake edizioni
Collana: Torrent
Formato: cm 14 x 18,5
CD audio + libro 64 pp.
Prezzo: Euro 15,00
ISBN: 978.88.97109.24.2

Disponibile dal 30 giugno su www.shake.it e nei negozi di dischi dal 5 luglio –
distribuzione NdA

“I Negazione spiegati ai bambini di oggi”: è questo il filo conduttore di questo nuovo,
esclusivo e originale progetto, sviluppato in accordo e con il contributo attivo
dei componenti storici della band:
Guido “Zazzo” Sassola, Roberto “Tax” Farano e Marco Mathieu.
Hanno deciso di raccontare se stessi e quel periodo attraverso musica, testi e foto,
in maniera semplice e prendendo la giusta distanza da questa esperienza
irripetibile: l’avventura artistica, umana e sociale di una band simbolo.

Il cd include i loro 2 dischi più importanti, Condannati a morte nel vostro quieto vivere
e Lo spirito continua, con l’aggiunta del brano Il giorno del sole,
e questo li rende dei veri e propri “must” di grande livello per chi ama
il sound che ha cambiato e influenzato molti generi – rock, hip hop –
successivi e per chi vuole capire “l’atmosfera” non solo musicale
di quel periodo.

Integra il cofanetto un libro di 64 pagine scritto a più mani dai componenti della band.

Dedicato a Fabrizio.

Ciao Fabri

«… suonala ancora, Fabri».
Così ti dicevamo un bel po’ di tempo fa. Quando eravamo tutti più incazzati e forse meno stanchi. Quando la vita era un giorno d’inverno col sole, ci faceva ridere amaramente e ci teneva vicini. La morte era lontana. Lo è anche oggi. Nonostante tutto, nonostante noi. Quella stessa vita che hai e abbiamo spesso insultato, preso a morsi, amato e odiato e in questi anni ci ha tenuto distanti. Ma oggi, almeno oggi sono lì con te e con tutte le persone che amavi e ti volevano bene, anche se solo con queste mie parole.

«Suonala ancora Fabri, dovunque tu sia».

Zazzo

Avevamo tutti appena vent’anni quando ho conosciuto Fabrizio.
Insieme abbiamo vissuto quel fuoco che ci bruciava dentro, gridato la nostra rabbia, suonato la nostra musica.
Andavamo alla scoperta del mondo come fratelli di una famiglia, perché questo eravamo allora. E lo eravamo diventati grazie a Fabrizio, perché oltre a essere tosto e fiero aveva un forte senso dell’amicizia. E un sorriso contagioso.
Furono pochi anni ma intensi, poi quel fuoco si spense, o comunque si trasformò in qualcos’altro, diverso per ognuno. Ognuno con una nuova storia.
Oggi, più di vent’anni dopo, per quel che mi riguarda, quella famiglia – con Fabri, Marco e Zazzo – è stata e rimarrà la più importante.
Da quando ho saputo che Fabri se ne è andato, continua a tornarmi in mente un pezzo che suonavamo insieme nei Negazione, poi mi sono ricordato le parole e ho capito il perché. Tradotto in italiano (il testo di Death is Around è in inglese), finisce così:
«…spero che tutti voi manterrete una dolce parte di me nei vostri cuori».
Puoi starne certo, Fabri, il tuo sorriso avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.

Fai buon viaggio.

Tax

Fabrizio Fiegl, da Trieste. Batterista dei Negazione per cinque anni (1984 – 1988), due album (“Lo spirito continua”, 1986; “Little Dreamer”, 1988) e un ep 7” (“Condannati…”1985), decine e decine di concerti in tutta Europa, centinaia di prove, un paio di furgoni almeno, e migliaia di chilometri percorsi.
Molto di più, in realtà.
Fabri era uno di noi. Uno della famiglia, oltre che del gruppo, nuclei coincidenti in quel periodo. I Negazione non sarebbero stati, né diventati davvero i Negazione, senza di lui.
Fabri era IL batterista dei Negazione, lo sapevano anche quelli venuti prima e arrivati dopo di lui.
Fabri era una furia sui tamburi. Aveva stile e suonava da dio. Potente, preciso, veloce Le caratteristiche di dio nella scena hardcore dell’epoca. Come amico, fratello, compagno di viaggio e di vita era pure meglio.
Fabri era entusiasta, allegro, testardo, appassionato, leale, simpatico, spavaldo, coraggioso, dolce, testardo… (Ho scritto due volte testardo?).
Grazie Fabri, senza di te non sarei quello che sono oggi…

Marco

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FILIPPO-CUORE-GRANDE

FILIPPO è stato, è, e rimane un amico importante. Per me. Per noi. Un fratello di fede, oppure un amico e basta. Comunque importante. Per me – in qualche modo – anche il fratello più piccolo, che si è poi rivelato grande. Grazie al suo cuore.
FILIPPO-CUORE-GRANDE, appunto. Perché ha saputo esprimere e diffondere valore, condividere sorrisi e compassione. Non soltanto in questi ultimi mesi di lotta coraggiosa contro la malattia, quando è riuscito a pregare, riflettere, studiare, spronare, consigliare, ascoltare e abbracciare – oltre che ridere e scherzare con – tutti noi che andavamo in ospedale pensando di sostenerlo nella sua battaglia, e uscendo ci ritrovavamo dentro l’esempio, la forza e la determinazione per indirizzare le nostre vite.
FILIPPO-CUORE-GRANDE – anni 38, occhi dolci e andatura, modi, gesti che spesso sfidavano la gravità – era, è, rimane un meraviglioso frullato di: entusiasmo, incoscienza, dubbi, difficoltà, passione, intensità. E, soprattutto, amore. Con tutto questo – la musica dentro, avanti e tutt’intorno; la fede sincera, profonda e coltivata nell’animo – FILIPPO-CUORE-GRANDE andava, va e andrà incontro alle onde della vita. Tuffandosi dentro, prendendo colpi magari. E finendo anche sotto, ma poi saltandoci sopra, e surfandole, quelle onde. Con quel suo cazzo di equilibrio strano, precario e intanto tenero. Diventando tutt’uno con le onde, gli spruzzi, il mare, la vita, la morte. Nelle parole, nei suoni e nelle preghiere. Provando ogni giorno a essere una persona migliore.
E allora grazie FILIPPO-CUORE-GRANDE. Eri, sei e rimani nel mio cuore, nei nostri cuori. Nell’universo.
Lo spirito continua…
Nam Myo Ho Renge Kyo – Nam Myo Ho Renge Kyo – Nam Myo Ho Renge Kyo 

Marco M.
TorinoTown, 18 gennaio 2011.